23 Dicembre 2024 - 00:38

Green pass, aperta la trattativa su come e dove sarà previsto

La conferenza delle Regioni è stata convocata per oggi, domani ci sarà la riunione con il governo, il Consiglio dei ministri si riunirà quindi entro giovedì in modo da far

20 Luglio 2021

La conferenza delle Regioni è stata convocata per oggi, domani ci sarà la riunione con il governo, il Consiglio dei ministri si riunirà quindi entro giovedì in modo da far entrare in vigore il decreto il 26 luglio.

Sul tavolo si parlerà di Green pass, con una dose di vaccino per andare al ristorante al chiuso, con doppia dose per i luoghi più affollati. È una delle ipotesi che il governo discuterà nel corso della riunione della cabina di regia prevista nelle prossime ore. Prevedendo comunque che nelle aree dove maggiore è la circolazione del virus sia prevista ovunque la doppia dose. L’obiettivo del governo è lasciare l’Italia in fascia bianca almeno fino al 15 agosto e dunque si studiano misure che possano contribuire a frenare la corsa della variante Delta.

Una trattativa che mira comunque a raggiungere il risultato di lasciare aperte le attività, come del resto è stato chiesto da tutte le associazioni di categoria.

I dettagli saranno messi a punto anche grazie al confronto con i presidenti di Regione, ma la linea di Palazzo Chigi è quella di lasciare aperte il più possibile le attività e soprattutto di far «pesare» sulla classificazione delle aree di rischio, anche il numero di persone ricoverate in area medica e in terapia intensiva e non soltanto l’incidenza dei nuovi positivi ogni settimana su centomila abitanti. E dunque si andrà in zona gialla se l’occupazione dei reparti ordinari supera il 10 % dei posti letto a disposizione e quella delle terapie intensive va oltre il 5%.

In questa nuova classificazione si tenderà a diversificare i luoghi dove più alto è il rischio di contagiarsi prevedendo un doppio livello di obbligo del green pass.

E dunque – riporta Il Corriere della sera – in questa prima fase di applicazione del decreto potrebbe essere sufficiente una sola dose di vaccino (ma anche un tampone negativo, oppure il certificato di guarigione nei sei mesi precedenti) per andare nei ristoranti al chiuso e in tutti gli altri luoghi dove i protocolli già prevedono regole di distanziamento. Una doppia dose sarebbe invece obbligatoria per i luoghi affollati, dove alto è il rischio di assembramento anche agli ingressi e all’uscita. L’elenco dovrebbe prevedere stadi, concerti, convegni, eventi, luoghi dello spettacolo, palestre. E consentire — sempre con la doppia dose di vaccino — di poter ballare nelle discoteche all’aperto. Per i ristoranti all’aperto non sarebbe invece prevista alcuna limitazione.

 

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