“Il settore del gioco d’azzardo nell’UE è molto diversificato e spazia da regimi monopolistici (gestiti da un operatore pubblico controllato dallo Stato o da un operatore privato sulla base di
“Il settore del gioco d’azzardo nell’UE è molto diversificato e spazia da regimi monopolistici (gestiti da un operatore pubblico controllato dallo Stato o da un operatore privato sulla base di un diritto esclusivo) a sistemi di licenza o un mix di entrambi. Gli Stati membri restano liberi, nei limiti della giurisprudenza della Corte, di definire la propria politica in questo campo. Il diritto dell’Unione non prevede l’obbligo di vietare le attività di gioco d’azzardo. Questo è un problema che dovrebbe essere affrontato a livello nazionale. La Commissione non è in grado di sostenere la richiesta del firmatario o di intervenire a suo nome”.
Questa la risposta fornita dalla Commissione europea in merito alla petizione proposta da un cittadino bulgaro che chiedeva l’introduzione del divieto di gioco d’azzardo nel Paese. Secondo il firmatario della petizione, il gioco d’azzardo in Bulgaria è diventato uno strumento per il riciclaggio di denaro sporco di proventi criminali. Segnala la mancanza di controllo e responsabilità anche per i più grandi attori del settore e per questo chiede l’introduzione di un divieto totale del gioco d’azzardo come attività commerciale in Bulgaria.
“La 4a direttiva antiriciclaggio (4a AMLD)- evidenzia ancora la Commissione nella sua risposta – definisce i servizi di gioco d’azzardo come “i servizi che comportano la scommessa di una posta con valore monetario nei giochi d’azzardo, compresi quelli con un elemento di abilità come lotterie, giochi da casinò, giochi di poker e transazioni di scommesse che sono forniti in un luogo fisico, o con qualsiasi mezzo a distanza, con mezzi elettronici o qualsiasi altra tecnologia per facilitare la comunicazione, e su richiesta individuale di un destinatario di Servizi”.
Il termine “gioco d’azzardo” si riferisce quindi a una gamma di servizi e canali di distribuzione diversi. Tutti i fornitori di servizi di gioco d’azzardo sono soggetti obbligati ai sensi della quarta direttiva antiriciclaggio.
Gli Stati membri hanno l’obbligo di regolamentare e controllare i servizi di gioco d’azzardo a fini di finanziamento del terrorismo e riciclaggio di denaro. I fornitori di servizi di gioco d’azzardo devono inoltre applicare misure rafforzate di adeguata verifica della clientela al momento della riscossione delle vincite, della scommessa di una puntata o di entrambe, quando effettuano operazioni di importo pari o superiore a 2 000 EUR, indipendentemente dal fatto che l’operazione sia effettuata fuori in una singola operazione o in più operazioni, che sembrano essere collegate. Tuttavia, gli Stati membri sono liberi, entro i limiti fissati dal diritto dell’Unione, compresa la direttiva antiriciclaggio, di fissare gli obiettivi della loro politica e di fissare il livello di protezione desiderato per i consumatori e di prevenire la criminalità. Sebbene un divieto totale del gioco d’azzardo possa ridurre il rischio di riciclaggio di denaro, sembra improbabile che elimini tale rischio e gli Stati membri non sono obbligati dal diritto dell’Unione a vietare le attività di gioco d’azzardo”.
PressGiochi
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