Anche a Finale Ligure le slot machine dovranno rimanere nuovamente accese non più nel solo orario serale e notturno, ossia dalle 22 alle 6, ma dalle 10 alle 12 e
Anche a Finale Ligure le slot machine dovranno rimanere nuovamente accese non più nel solo orario serale e notturno, ossia dalle 22 alle 6, ma dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 21.
Lo ha stabilito il Consiglio comunale di Finale adottando una modifica al regolamento approvato due anni or sono per contrastare la ludopatia e contestato dal Consiglio di Stato per la mancanza di “adeguata documentazione circa le specifiche problematicità” a seguito del ricorso presentato da un tabaccaio finalese proprio contro le restrizioni di orario stabilite dal parlamentino cittadino.
“Umanamente dispiaciuto ma non stupito” si è definito il sindaco Ugo Frascherelli durante l’assemblea di ieri, 30 giugno, durante la quale i consiglieri non hanno potuto che seguire, onde evitare nuove vicende giudiziarie, l’ordinanza del massimo organo di giustizia nazionale con la quale si annullava sostanzialmente il parere del TAR, favorevole alla regolamentazione dei giochi proposta dal Comune nel 2019, e adottare i nuovi orari, modificabili qualore i dati forniti sulla patologia dimostrino in futuro un peggioramento, in accordo con la Federazione Nazionale Tabaccai.
Al Comune finalese – si legge su savonanews.it -non resta così che adeguarsi e portare avanti iniziative, anche con le scuole, per spiegare quanto quella della ludopatia sia una piaga sociale, acuita dal periodo complicato a livello sociale causato dalla pandemia, dove anche le forme di dipendenza da gioco si sono “digitalizzate” passando all’online.
“E’ una grandissima incongruenza a livello statale. Stiamo facendo un grande lavoro a livello distrettuale insieme ad Asl 2 andando a verificare puntualmente sul territorio questa patologia e dall’altra parte ci impediscono di fare scelte affinché questa non si possa verificare. E’ una scelta a vantaggio di una grave dipendenza che insieme ad altre rovinano non solo i nostri giovani. Prendiamo questa decisione obbligata a malincuore” ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali, Clara Bricchetto.
“Il Covid ha portato tante patologie, una delle più importanti è la sindrome depressiva, nei giovani e negli anziani, che apre le porte per vari motivi alla ludopatia” ha aggiunto la consigliere Cileto, non senza sottolineare con rammarico come comunque restino spazi di gioco specialmente per i pensionati e proponendo una campagna pubblicitaria sul tema da aggiungersi al convegno che l’amministrazione ha interesse di organizzare entro fine anno a termine del lavoro sul territorio portato avanti anche dall’Azienda Sanitaria Locale.
PressGiochi
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