25 Novembre 2024 - 04:32

Santa Croce sull’Arno: approvate tariffe Tari, nessuno sconto a chi detiene slot machine

Santa Croce sull’Arno è riuscita ad approvare le nuove tariffe Tari per il 2021, nonostante l’annuncio del Governo relativo alla proroga per il 31 luglio. L’operazione ha stanziato complessivamente 167mila

30 Giugno 2021

Santa Croce sull’Arno è riuscita ad approvare le nuove tariffe Tari per il 2021, nonostante l’annuncio del Governo relativo alla proroga per il 31 luglio. L’operazione ha stanziato complessivamente 167mila euro tra sconti e esenzioni. Sono tanti gli sconti e le esenzioni approvati, sia di natura ordinaria sia di stampo straordinario, dovuti all’emergenza Covid, operazione che ha comportato uno stanziamento complessivo di 167mila euro, che è stato possibile anche grazie alla possibilità di applicare fondi statali che sono stati appositamente richiesti. Per quanto riguarda i beneficiari, è stata approvata l’esenzione totale per i nuclei familiari che abbiano un Isee sotto ai 4mila euro; fino agli 8mila euro è previsto uno sconto del 33 per cento (lo sconto è applicato in genere fino ad un Isee di 6mila euro, ma per il 2021 questo limite è stato aumentato). Confermato lo sconto anti-dipendenze da gioco d’azzardo: per i bar che dichiarino di non aver installato videopoker e simili è prevista una riduzione del 10 per cento. Per le attività colpite dalle chiusure durante l’emergenza Covid sono previsti sconti dal 30 per cento al 60 per cento.

Il vicesindaco Marco Baldacci, ha spiegato: “Abbiamo dovuto rimandare anche quest’anno la pesatura puntuale dell’indifferenziato, che avrebbe rimodulato le tariffe Tari, premiando chi produce meno rifiuti e differenzia di più. Purtroppo in questo periodo non è stato possibile organizzare assemblee pubbliche, necessarie per affrontare una transizione come questa. Il Covid rimanda questo nostro obiettivo per il secondo anno consecutivo, ma resta ferma la nostra determinazione nel volerlo raggiungere”.

Mentre la sindaca di Santa Croce sull’Arno, Giulia Deidda, dichiarato: “Il principio che abbiamo seguito è semplice: è giusto che le famiglie che hanno redditi più bassi paghino di meno, ed è giusto che le attività più colpite dalle chiusure durante l’emergenza Covid siano sollevate rispetto al pagamento della Tari. Abbiamo agito di conseguenza, abbassando rispetto al 2020 le tariffe per questo tipo di utenze e limitando il più possibile gli aumenti per le altre attività. Non è facile per i comuni districarsi tra le norme nazionali per determinare la Tari, per questo ringrazio chi ci ha lavorato per finire entro i termini previsti”.

 

 

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