15 Novembre 2024 - 16:38

Piemonte. Oderda (Slotmob): “Non si risponda ai danni della pandemia riportando nei centri abitati le slot machines”

“Riteniamo doveroso, come già fatto in più occasioni, esprimere la nostra assoluta contrarietà alla proposta di abrogazione della legge n. 9 del 2016”. Lo afferma Spirito Oderda, del Movimento dei

21 Giugno 2021

“Riteniamo doveroso, come già fatto in più occasioni, esprimere la nostra assoluta contrarietà alla proposta di abrogazione della legge n. 9 del 2016”.

Lo afferma Spirito Oderda, del Movimento dei Focolari e Movimento Slotmob intervenendo in audizione presso le Commissioni della Regione Piemonte per la discussione del ddl 144 sul contrasto al gioco d’azzardo.

“Siamo consapevoli delle ricadute occupazionali conseguenti all’applicazione dell’attuale legge – unica ragione adducibile per riportare gli apparecchi da gioco in funzione – ma chiediamo che si cerchino soluzioni virtuose, in linea con l’art. 41 della Costituzione, dove si ribadisce che la libera iniziativa privata «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana».

E’ perciò che chiediamo che non si risponda ai danni della pandemia riportando nei centri abitati le slot machines.

E’ chiaro a tutti che “l’occasione fa l’uomo ladro” e noi non possiamo riavvicinare tali risposte alle fragilità che questi lunghi mesi hanno fortemente accresciuto. Come ben sappiamo per il post-pandemia sono state messe a disposizione ingenti risorse per dare sostegno ad attività in sofferenza e per attivarne la riconversione produttiva.

Se i dati riguardanti i posti di lavoro persi nel settore del gioco legale sono quelli certificati recentemente dall’IRES è evidente che con una mirata volontà politica si potrebbero rimediarne i danni senza insormontabili difficoltà. La stessa ragguardevole somma prevista dal ddl in oggetto all’art. 19 potrebbe essere orientata in parte significativa in quella direzione.

La legge del 2016 aveva dato anni di tempo alle attività per adeguarsi alle nuove norme, ora però vi sono anche le risorse per poterlo fare. A questo riguardo avevamo apprezzato la proposta giunta nei mesi scorsi da Forza Italia di prorogare di due anni il termine per le chiusure delle attività interessate.

Si sarebbe così potuto avere il tempo di mettere in atto soluzioni nuove, piuttosto che rimettere a rischio tante persone fragili, proprio in questo difficile tempo, dovendo poi sostenerne i costi conseguenti.

Nel merito del ddl registriamo forte contraddizione tra le affermazioni espresse in tanti articoli e sintetizzate nello slogan “Slot, no grazie!” e la riabilitazione di tutti gli esercizi in attività prima del 2016. E troviamo particolarmente grave, rispetto agli obiettivi dichiarati, che si stabilisca la possibilità di nuove aperture o di ampliamenti fino al 55% delle superfici degli esercizi già attivi. Sulla base di quanto rilevato chiediamo perciò, insieme a tante altre realtà della società civile e a tanti Sindaci, amministratori e operatori sociali che conoscono da vicino i drammi che il GAP arreca, che non si proceda nella direzione indicata da questo ddl.

Dal buio di questo tempo difficile non possiamo uscire tornando indietro”.

PressGiochi

Fonte immagine: Palazzo Lascaris sede del Consiglio regionale del Piemonte, cortile

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