Entrano completamente in vigore da oggi le disposizioni della legge regionale del Piemonte che si applicheranno anche alle sale autorizzate prima di gennaio 2014 e che vedranno la completa estensione
Entrano completamente in vigore da oggi le disposizioni della legge regionale del Piemonte che si applicheranno anche alle sale autorizzate prima di gennaio 2014 e che vedranno la completa estensione del distanziometro previsto dalla norma che oggi la Lega in Regione vuole cambiare.
Da settimane i lavoratori stanno protestando per denunciare i rischi occupazionali dell’entrata in vigore di questo provvedimento e lo scorso mese si è tenuto proprio in Consiglio un braccio di ferro tra maggioranza e opposizioni che hanno impedito l’avvio della discussione del pdl a firma Leone che mirava proprio a cambiare questa legge intervenendo su distanze e luoghi sensibili.
I lavoratori – che il prossimo 25 maggio torneranno a manifestare di fronte al Consiglio – chiedono una modifica urgente della legge regionale del Piemonte nella parte in cui prevede l’applicazione retroattiva dei divieti all’offerta di gioco.
Dopo oltre tre anni di vigenza, la Legge regionale 9/2016, pur non avendo fatto registrare alcuna diminuzione sulla raccolta di gioco (i dati ADM relativi al periodo 2016-19 evidenziano un aumento della raccolta complessiva pari a 460 milioni di euro, +7%) né alcun miglioramento sul fronte della lotta al gioco patologico (1.054 pazienti in cura nel 2019, erano 1.012 nel 2012) ha determinato e continuerà a determinare conseguenze devastanti sulla tenuta delle imprese del gioco legale del Piemonte e sul relativo bacino occupazionale.
La CGIA Mestre ha prudenzialmente stimato che l’applicazione retroattiva del c.d. “distanziometro” ha già comportato la perdita di 1.700 posti di lavoro: questo dato non tiene ancora conto delle perdite occupazionali che riguarderanno le sale da gioco e le sale scommesse, la cui chiusura coatta, iniziata nel maggio 2019, entrerà pienamente a regime quest’anno. Gravi sono anche le conseguenze che si registrano sul fronte della legalità. I dati della Guardia di Finanza elaborati dalla CGIA Mestre sottolineano una preponderante riemersione del gioco illegale su tutto il territorio regionale: il tasso di positività dei controlli è tendenzialmente in crescita (i soggetti verbalizzati per violazione delle normative che disciplinano l’offerta di gioco sono aumentati del 181%) così come è in forte crescita, rispetto al 2016, il numero degli apparecchi sequestrati.
Il Gruppo della Lega è pronto a depositare un disegno di legge che secondi le indiscrezioni, oltre a modificare l’applicazione di distanze e luoghi sensibili include la possibilità di riportare le slot machine negli esercizi generalisti come bar e tabacchi in base al numero di abitanti per ciascun comune lasciando comunque discrezionalità agli amministratori comunali di intervenire ad hoc.
Trattandosi di una proposta della Giunta, l’approvazione del provvedimento in questo caso dovrebbe avere un iter più breve e superare così l’ostruzionismo della minoranza che lo scorso mese in Consiglio ha bloccato la discussione del pdl Leone presentando migliaia di emendamenti.
PressGiochi
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