«Finalmente stiamo per concretizzare un’azione di vitale importanza per il contrasto al gioco d’azzardo patologico ed ai danni sociali e sanitari che ne conseguono». Sono le parole di Daniela Corsi,
«Finalmente stiamo per concretizzare un’azione di vitale importanza per il contrasto al gioco d’azzardo patologico ed ai danni sociali e sanitari che ne conseguono». Sono le parole di Daniela Corsi, direttore dell’Asur Area Vasta 3, che annuncia l’imminente conclusione delle procedure per l’affidamento dei servizi in avvio a giugno, che consentiranno di mettere in campo i fondi stanziati dal ministero della Salute finalizzati specificatamente al contrasto del gioco d’azzardo e recepiti dalla Regione Marche nell’anno 2019, per realizzare azioni di prevenzione e formazione.
L’attività finanziata si estenderà fino alla fine del 2022, coinvolgendo tutto il tessuto sociale, dalle scuole alle associazioni, dai luoghi di incontro a quelli di lavoro, dai più giovani agli anziani. Perno centrale delle nuove azioni sarà una campagna informativa su tutto il territorio di Area Vasta. Altre iniziative saranno dedicate al sostegno e all’ascolto dei giocatori a rischio e delle loro famiglie; sono altresì previsti percorsi educativi nelle scuole e formativi per svariati settori: insegnanti, operatori sociali, medici, educatori, stakeholders. Ogni ramo d’intervento concorrerà a fronteggiare quello che tuttora costituisce un problema sociale e sanitario di grave entità. Anche se oscurato dalla pandemia, sottotraccia il problema del gioco d’azzardo non ha mai smesso di procurare sofferenza e drammi.
«Le restrizioni imposte dalla pandemia hanno determinato trasformazioni nell’azzardo – aggiunge Gianni Giuli, direttore Dipartimento dipendenze Patologiche dell’Av3 – è difficile comprendere come siano cambiate le abitudini di gioco e l’entità delle somme transitate online, ma sappiamo per certo che comportamenti di abuso e dipendenze purtroppo sono ancora rilevanti. Dopo un periodo così lungo di difficoltà sappiamo che potrebbero esserci ulteriori peggioramenti, il disagio psicologico potrebbe sfociare nell’azzardo così come in altri comportamenti di abuso. Giovani, famiglie e anziani vanno assolutamente aiutati e tutelati».
La direttrice dell’Asur AV3 Daniela Corsi rivolge infine un appello alla comunità: «Seppur condizionati dai rallentamenti causati dall’emergenza pandemica siamo finalmente arrivati alla fase di assegnazione di questi preziosi fondi. Ora abbiamo bisogno dell’aiuto della cittadinanza che, ne siamo certi, con la sua sensibilità saprà accogliere ed amplificare tutte le iniziative che metteremo in campo. Inoltre, confidiamo nella collaborazione con le amministrazioni comunali per condurre insieme un’azione di contrasto sempre più decisa. Infine, gli attivisti e i volontari, attraverso la loro opera di prossimità, possono aiutarci a far uscire allo scoperto giocatori e famiglie, a far superare imbarazzi o remore, a chiedere aiuto ai servizi sociali e ai servizi sanitari. Ricordiamo a tutti che per problematiche legate all’azzardo non è previsto alcun ticket, basta rivolgersi al Dipartimento Dipendenze Patologiche e la riservatezza è garantita tramite il ricevimento in ambulatori specifici».
PressGiochi
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