La Regione Lombardia ha riscosso un grande successo con il progetto affidato alle scuole Secondarie di primo e secondo grado per la sensibilizzazione e informazione sui rischi legati al gioco
La Regione Lombardia ha riscosso un grande successo con il progetto affidato alle scuole Secondarie di primo e secondo grado per la sensibilizzazione e informazione sui rischi legati al gioco d’azzardo. I curatori del progetto, a cui hanno preso parte numerose scuole di tutta la Regione, spiegano: “Il progetto si pone in continuità con un progetto di peer education ed un percorso formativo che le rispettive scuole hanno già curato e svolto nei propri territori nel corso dei due anni scolastici precedenti. Data infatti la diffusione del fenomeno, anche tra le giovani generazioni, e i pericoli connessi a potenziali dipendenze, sono all’attenzione di più soggetti istituzionali sia il fenomeno che la necessità di interventi e programmi precoci e di carattere preventivo”.
Laura Rubagotti, Dirigente dalla UOSD Promozione della Salute e Sviluppo delle Reti, ha dichiarato: “ Seguendo le indicazioni regionali ATS ritiene che il setting scolastico sia il luogo educativo e formativo privilegiato per promuovere, anche attraverso l’attuazione dei Programmi regionali LST (LifeSkills Training), Unplugged e Peer education, il rafforzamento delle competenze sociali ed individuali quali fattori di protezione nei confronti dei comportamenti non salutari tra cui, ovviamente, il gioco d’azzardo. Una caratteristica del gioco d’azzardo è che per vincere ci si affida alla fortuna (che non si può allenare né potenziare) e i giochi on-line amati dai ragazzi e dalle ragazze che si possono scaricare anche sugli smartphone (ad esempio i battlegames, i giochi sportivi o giochi puzzle come Candy Crush) hanno inserito le loot boxes, ovvero le scatole a sorpresa dove, se sei fortunato/a trovi quel piccolo vantaggio del gioco che hai richiesto pagandolo con soldi ”veri”. I Programmi regionali, attraverso la formazione degli insegnanti, aiutano gli studenti ad essere cittadini attivi e critici e gli insegnanti a lavorare in squadra tra di loro e con il territorio. In questo modo, la promozione di comportamenti salutari potrà raggiungere obiettivi significativi anche nel campo del contrasto al gioco d’azzardo”.
PressGiochi
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