“Vorrei aiutare a cambiare la mentalità che c’è oggi in Italia sul settore del gioco pubblico”. Ad affermarlo in un recente intervento pubblico è lo stesso sottosegretario all’Economia con Delega
“Vorrei aiutare a cambiare la mentalità che c’è oggi in Italia sul settore del gioco pubblico”. Ad affermarlo in un recente intervento pubblico è lo stesso sottosegretario all’Economia con Delega ai giochi Claudio Durigon.
Ma quello che ci si chiede sempre più spesso è: sta veramente cambiando l’approccio che la politica ha nei confronti del settore giochi?
Uno dei primi riscontri arriva sicuramente dal territorio dove sono sempre di più le regioni che hanno modificato le iniziali disposizioni in termini di distanziometri e limiti orari. La battaglia in questi mesi è su due delle regioni nelle quali si gioca di più, Piemonte e Lazio. La prima dove c’è una maggioranza sicuramente ben disposta al cambiamento e ad aiutare le imprese in difficoltà, la seconda nella quale per la prima volta sembra esserci la disponibilità quantomeno a riflettere nuovamente il tema.
Ma i cambiamenti, arrivano anche dalla politica nazionale, dal Parlamento, dove non mancano addirittura esponenti, del fronte storicamente più critico nei confronti dell’offerta di gioco, disposti a farsi portavoce delle difficoltà del comparto.
La speranza, che non manca mai, è che presto anche il Governo possa cambiar rotta ed adottare un approccio più tecnico nei confronti dell’offerta pubblica di gioco.
Di questi cambiamenti, e di molto altro, parliamo nel prossimo numero di PressGiochi Magazine, da oggi online e in distribuzione.
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