Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato ieri un decreto-legge che introduce misure urgenti per la graduale ripresa
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato ieri un decreto-legge che introduce misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.
Il testo delinea il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni rese necessarie per limitare il contagio da virus SARS-CoV-2, alla luce dei dati scientifici sull’epidemia e dell’andamento della campagna di vaccinazione. Il decreto prevede che tutte le attività oggetto di precedenti restrizioni debbano svolgersi in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati o da adottare da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico.
Da lunedì prossimo la maggior parte dell’Italia potrebbe tornare in zona gialla. Ma il 26 aprile è solo la data di inizio della road map delle riaperture, che avrà diverse tappe in calendario fino a luglio. Dai ristoranti alle palestre, fino alle fiere, i centri commerciali e termali. Secondo indiscrezioni, il Governo deciderà a breve anche sulla riapertura di sale giochi, scommesse e bingo.
26 aprile – In zona gialla sarà possibile pranzare o cenare solo in bar e ristoranti con tavoli all’aperto. In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa.
In zona gialla riapriranno anche i musei, mentre gli eventi in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto saranno svolti solo con posti a sedere preassegnati con distanza di almeno un metro; la capienza non potrà essere superiore al 50% di quella massima, ma con un tetto di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Saranno consentiti gli sport all’aperto, anche di contatto. E si torna a scuola, ma le superiori potranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca, mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita ad almeno il 70% e fino al 100% della popolazione studentesca.
15 maggio – Via libera in zona gialla alle piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari. Riapriranno anche nei giorni festivi, sempre in zona gialla, i mercati e i centri commerciali.
1 giugno – Novità per palestre, ristoranti, eventi e coprifuoco. Si tornerà a fare attività sportiva in palestra, anche al chiuso, ma sempre nella fascia gialla. E potranno aprire, ma solo a pranzo, anche bar e ristoranti che hanno spazi al chiuso. Non si esclude del tutto che la misura possa essere estesa anche per la cena.
Sempre in zona gialla, dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi di livello agonistico negli stadi o palazzetti con presenza non superiore al 25% della capienza e comunque non più di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
15 giugno – Riapriranno le fiere, sempre nella fascia meno restrittiva, quindi in zona gialla.
1 luglio– Via libera a convegni, congressi e parchi tematici di divertimento in zona gialla, oltre alle attività dedicate al benessere all’interno dei centri termali (questi ultimi invece sono sempre aperti per le cure).
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