Alessia Milesi, di San Maurizio Canavese, titolare della Milesi Games Srl, ora in liquidazione, scrive: “E’ stato doloroso mettere in liquidazione l’azienda che ha fondato mio padre e che è
Alessia Milesi, di San Maurizio Canavese, titolare della Milesi Games Srl, ora in liquidazione, scrive:
“E’ stato doloroso mettere in liquidazione l’azienda che ha fondato mio padre e che è nata tanti anni fa per il noleggio di flipper e juke-box nei bar. Nel 2004 lo Stato ci ha chiesto di riconvertire l’attività nelle macchine da gioco, con corposi investimenti da parte nostra. E ora la legge regionale 9/2016 vuole farci sparire dal mercato. La cosa più scandalosa è legata alla retroattività della norma: ma come può un imprenditore programmare la sua attività, gli investimenti, le strategie, la forza lavoro necessaria, se poi vengono cambiate ex-post le regole del gioco? Oggi noi imprenditori del settore siamo discriminati e non ci viene data la possibilità di fare impresa pur agendo in un ambito legale.
Teniamo in considerazione poi che c’è una grande richiesta di gioco legale: non soddisfarla tramite i locali autorizzati e in regola significa lasciare spazio al gioco on line e, quel che è peggio, alle sale clandestine, lasciando aperto, se non peggiorando, il problema della ludopatia. Nei locali autorizzati il personale è formato e sa come intervenire nei casi di eccessi e a riconoscere i casi di dipendenza da gioco. nel gioco on line, invece, non c’è alcun controllo. La ludopatia non si affronta chiudendo i locali, ma con la formazione e l’informazione verso un approccio responsabile nei confronti del gioco.
Voglio quindi ringraziare gli esponenti della Lega, unici ad informarsi e a capire i problemi e le esigenze del nostro settore, comprendendo la gravità della situazione in cui versiamo e dando voce alle migliaia di lavoratori piemontesi che hanno subito pesantemente gli effetti della legge regionale 9/2016”.
PressGiochi