15 Novembre 2024 - 19:37

Decreto Sostegni. Vaccaro (M5S) propone un cambio di denominazione per ADM

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli può costituire, per l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione, di aggiornamento e di perfezionamento professionale, a favore del proprio personale, di altre

12 Aprile 2021

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli può costituire, per l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione, di aggiornamento e di perfezionamento professionale, a favore del proprio personale, di altre amministrazioni pubbliche, anche straniere, e di organizzazioni internazionali, nonché per lo sviluppo di attività di studio e di ricerca scientifica nelle materie di propria competenza, un proprio istituto di formazione, nella forma di ente pubblico di formazione con personalità giuridica, la cui organizzazione e funzionamento sono stabiliti, con proprie determinazioni, dal Direttore Generale dell’Agenzia che lo presiede e ne approva lo Statuto. L’istituto, per l’esercizio delle proprie funzioni, si avvale delle risorse economico-finanziarie e strumentali messe a disposizione dall’Agenzia medesima, anche ai fini di cui all’articolo 63, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382.

5-ter. L’amministrazione interessata provvede all’attuazione delle disposizioni di cui al comma 5-bis nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

 

Lo prevede l’emendamento a firma Sergio Vaccaro del M5S presentato oggi al Senato all’interno del Decreto Sostegni.

 

Lo stesso Vaccaro propone un cambio di denominazione della stessa Agenzia, in linea con il logo già presente sul sito istituzionale:

A far data dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto l’Agenzia delle dogane e dei monopoli assume la denominazione di “Agenzia Accise Dogane e Monopoli” e l’acronimo “ADM”.
2. La denominazione di cui al comma 1 sostituisce la precedente in ogni atto normativo e regolamentare per ogni effetto di legge.
3. L’amministrazione interessata provvede all’attuazione delle presenti disposizioni nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.»

 

Vaccaro propone anche l’istituzione di un fondo per garantire maggiori tutele ai dipendenti dei Monopoli e potenziare i controlli pubblici.

Il pentastellato chiede:

“Fermo quanto disposto dall’articolo 51 del codice penale, non sono punibili i dipendenti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che, per le finalità di cui al comma 1, acquistano prodotti sui canali telematici da sottoporre a verifica dichiarando al venditore o al trasportatore generalità o altre informazioni non veritiere. Non sono altresì punibili i dipendenti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che forniscano all’intermediario finanziario presso cui vengono istituti i conti dedicati agli acquisti telematici di materiale da sottoporre a verifica tecnica e nell’adempimento delle finalità previste al comma 1, generalità o altre informazioni non veritiere. 6. Chiunque indebitamente rivela ovvero divulga i nomi degli ufficiali o agenti di polizia giudiziaria o dei funzionari dell’Agenzia che effettuano le operazioni di cui al presente articolo è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni. 7. Per le operazioni di cui al comma 1 l’Agenzia è autorizzata a costituire, con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, un fondo di importo pari a 100.000 euro annui, destinato alle operazioni di acquisto. Con il medesimo provvedimento sono definite le modalità attuative e contabili per l’utilizzo fondo”.

 

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