Il settore del gioco valenciano non ce la fa più. Con 80 giorni di inattività, i lavoratori denunciano una situazione irresistibile. Le ultime notizie dalla Generalitat non prevedono ancora la
Il settore del gioco valenciano non ce la fa più.
Con 80 giorni di inattività, i lavoratori denunciano una situazione irresistibile. Le ultime notizie dalla Generalitat non prevedono ancora la riapertura dei locali di gioco.
Questo ha indignato gli imprenditori che non comprendono le ragioni per mantenerechiuse le sale. Quindi, dall’UTSAJU, – l’associazione che riunisce i lavoratori delle sale da gioco – ha chiamato a raccolta tutti i lavoratori del settore per il 15 aprile alle 11:30. Il luogo, a Valencia davanti al Palazzo della Generalitat.
Il messaggio, che dovrebbe risuonare, è chiaro: “Per il nostro diritto al lavoro, non giochiamo con il nostro lavoro”. Dall’UTSAJU denunciano che la Generalitat “non ha dimostrato che la chiusura dei locali è necessaria ed essenziale per controllare la pandemia, tenendo conto, inoltre, che esistono misure restrittive alternative meno dannose per i lavoratori e che, secondo il suo portavoce Vicente Contreras, potrevvero servire allo stesso scopo. Temiamo che dietro la decisione di restare chiusi si nasconda la volontà espressa da alcuni partiti Botànic di porre fine alle attività delle sale da gioco nella Comunità Valenciana ”.
Dall’associazione delle sale bingo EJUVA, il suo presidente Julián Sánchez, ritiene intollerabile mantenere la chiusura quando le sale rispettano tutti i protocolli di sicurezza sanitaria e quando, seppur aperte, non hanno dato luogo a casi di coronavirus.
PressGiochi
Fonte immagine: http://www.sectordeljuego.com
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