21 Novembre 2024 - 17:36

Piemonte: il 14 in Aula pdl Leone per modificare la legge sul gioco d’azzardo

Il blitz cancella l’audizione delle associazioni che dovevano ancora essere sentite nelle varie commissioni.

09 Aprile 2021

Il centrodestra piemontese ha chiesto di votare direttamente in aula, senza passare dalle commissioni e senza ascoltare le associazioni, la nuova legge a prima firma Claudio Leone (Lega), che di fatto cancellerebbe la normativa vigente. Non prevedendo, in particolare, la presenza di distanziometri. «La destra — attaccano i consiglieri dem Diego Sarno e Domenico Rossi — dopo aver contingentato i tempi sul bilancio previsionale 2021 attiva una seconda forzatura sulla legge sul gioco d’azzardo patologico. La legge doveva passare prima in commissione con la fase delle audizioni esterne e invece Cirio e tutta la sua maggioranza per rispondere alle pressioni delle lobby richiama in aula il testo a partire da mercoledì prossimo cancellando così una promessa del presidente del Consiglio Regionale Allasia, alle associazioni e realtà del territorio che dovevano essere ascoltare in commissione durante le audizioni. Perché? La destra ha paura del confronto?».

Il Partito democratico sostiene come un nuovo studio di Ires delle prime settimane del 2021 abbia confermato che, grazie all’entrata in vigore della legge regionale del 2016 sul gioco, in Piemonte si sia assistito alla contrazione del gioco fisico, alla diminuzione delle somme giocate e dei soldi persi dai piemontesi, alla riduzione dei casi presi in carico dai servizi per le dipendenze e a un aumento del gioco online inferiore a quello del resto del paese. «Ma la maggioranza di centro-destra la vuole cancellare – continuano -. Questa proposta valorizza solo il fattore economico e cancella la tutela della salute, mentre cerca di spacciare per vere tante bugie su livelli occupazionali e gioco illegale».

La legge – riporta il Corriere Torino- andrà in aula mercoledì prossimo 14 aprile: per quel giorno le opposizioni stanno preparando una manifestazione con il sostegno di associazioni e cittadini. «Il centrodestra — attacca anche Marco Grimaldi di Luv — intende farci tornare indietro al far West che regnava prima del 2016. Sappiano che bloccheremo l’Aula ad libitum, e non solo su questo. Lega e soci stanno tentando una corsa contro il tempo per mantenere le loro promesse elettorali e concedere una sanatoria indegna verso i grandi centri del gioco d’azzardo che oggi sono, in gran parte, fuorilegge. Non permetteremo che il cinismo e l’incoscienza di questa destra riporti le slot a ogni angolo, non permetteremo che ai danni della pandemia si sommino quelli delle macchinette più vicine alle fragilità che questi lunghi mesi hanno fortemente accresciuto. Difenderemo — conclude — con tutti i mezzi legali, la legge regionale che tutta Italia ci invidia e che ha portato meno slot nelle nostre città, meno povertà e meno ammalati senza variare i livelli occupazionali del settore».
Ma il consigliere proponente, Claudio Leone (Lega), difende la scelta: «I tempi stringono perché l’ultima data per poter operare in legalità da parte degli imprenditori è il 21 maggio 2021. Pertanto sono altri migliaia di posti che andranno persi, se entro quella data non metteremo mano alla vecchia legge. Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno richiamarla in aula, anche se non è prassi comune». Il centrodestra ritiene che i benefici della norma dell’ex giunta siano minori dei costi: «Sicuramente si è lavorato nel contrasto alla ludopatia, su quello non vorremmo mollare, ma si sono persi molti posti di lavoro; stiamo cercando i dati reali dei guariti dalla dipendenza da gioco, però ci sembra che il numero per ora non sia molto alto. Pertanto incrementeremo le risorse per combattere in modo efficiente la ludopatia data da gioco. Sappiamo essere un tema fortemente divisivo, prettamente politico, ma io mi auguro, vista la richiesta firmata da tutti i sindacati di mettere mano alla legge 9 2016, che le opposizioni siano responsabili verso il mondo del lavoro, che oggi chiede aiuto alla politica. Perché se non chiede aiuto a noi — conclude Leone — a chi lo può chiedere?».

PressGiochi

Fonte immagine: Palazzo Lascaris sede del Consiglio regionale del Piemonte, cortile

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