“Ci sono attività che si possono aprire dall’oggi al domani come il barbiere”, afferma. il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che interviene sulle riaperture e aggiunge: “altre no, come i
“Ci sono attività che si possono aprire dall’oggi al domani come il barbiere”, afferma. il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che interviene sulle riaperture e aggiunge: “altre no, come i grandi alberghi. Bisogna monitorare i dati e sulla base dei dati aprire il prima possibile. Abbiamo bisogno di programmare per essere veloci, altrimenti gli altri ci superano”, e “il 2 giugno è la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture”.
Per Garavaglia è possibile arrivare ad isole Covid-free, come richiesto dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, “il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare”.
Anche il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, sostiene che le “aperture ci saranno, soprattutto da maggio. Forse qualcosa già dal 20 di aprile”.
Il presidente della regione Friuli Venezia giulia, Massimiliano Fedriga, sulle riaperture delle attività economiche, spiega che “noi stiamo lavorando anche come Conferenza delle Regioni, e partirà a breve, ho sentito ieri anche il presidente Stefano Bonaccini, su quella Commissione che ha già lavorato lo scorso anno, credo con grande successo, sulle linee guida per le riaperture e come riaprire”.
Per Fedriga senza regole condivise “rischiamo di avere un aumento di contagi e ospedalizzazioni”, e quindi “dobbiamo cambiare approccio: quello che ha funzionato bene un anno fa, penso che oggi non funzioni altrettanto bene. Dopo un anno in cui le persone vivono questa situazione non si può pensare di utilizzare le stesse soluzioni.
Dobbiamo superare la stagione dei divieti – rileva Fedriga – e andare nella stagione delle regole, anche stringenti per riprendere l’attività. Dobbiamo fare un processo che inizi le riaperture, magari anche gradualmente, ma incominciare a dare speranza ai cittadini, altrimenti la situazione sarà ingestibile dal punto di vista pandemico, non solo economico e lavorativo”.
Anche il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, crede che per la prima settimana di maggio si possa pensare a vaste riaperture di questo Paese”.
Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni spera che “nelle prossime 2 o 3 settimane si cominci a programmare, perche’ continuiamo con la retorica dei ristori, ma non c’e’ un ristoro sufficiente ad un ristorante, un bar, una palestra, un teatro o un cinema rimasto chiuso a singhiozzo per un anno – sottolinea Toti – Per quanti soldi gli si possano dare, non saranno mai cifre paragonabili alle perdite del Paese per la sua chiusura”. Per Toti, “una volta che avremmo vaccinato gli ultrasettantenni, che sono le persone piu’ esposte, ci dobbiamo fare una ragione sul fatto che il virus circoli e dobbiamo riaprire”.
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