22 Novembre 2024 - 03:33

Distante (SAPAR): “L’industria dei giochi è a rischio, chiediamo interventi per salvare le imprese”

Durante le audizioni in merito al Decreto Sostegni di oggi pomeriggio, è intervenuto il Presidente di SAPAR, Domenico Distante, che ha chiesto l’intervento su vari argomenti riguardanti la situazione drammatica in cui si trovano numerose imprese del gioco in questo momento

08 Aprile 2021

Durante le audizioni in merito al Decreto Sostegni di oggi pomeriggio, è intervenuto il Presidente di SAPAR, Domenico Distante, che ha chiesto l’intervento su vari argomenti riguardanti la situazione drammatica in cui si trovano numerose imprese del gioco in questo momento, spiegando:

“Questo settore contribuisce in modo fondamentale al gettito dello Stato, trattenendo il solo compenso per l’attività svolta e nonostante questo, la tenuta dell’industria è messa a dura prova, con 150mila lavoratori a rischio disoccupazione. Quindi con la presente audizione chiediamo di intervenire su una serie di punti:

  • un aumento del contributo a fondo perduto, previsto nel decreto Sostegni,  parametrato al 100% della differenza di fatturato medio tra il 2019 e il 2020, per le imprese che hanno subito 250 giorni di chiusura;
  • proroga di almeno 36 mesi della scadenza delle concessioni, punto che in questo momento sembra fortemente discriminatorio per le imprese;
  • proroga del termine del 30 giugno 2021 della legge di bilancio 2021 per la modifica della percentuale minima di restituzione in vincita
    (payout) per gli apparecchi awp;
  • della proroga 30 aprile 2021 rinnovo RIES;
  • per il pagamento della tassa sugli apparecchi di puro intrattenimento, ISI, pagata il 16 marzo 2020, ma vista la chiusura delle attività chiediamo che almeno per il 2021 non venga pagata;
  • garanzie sul comportamento delle banche verso le imprese pubbliche dello Stato, per le quali vorremmo la sospensione dei termini delle scadenze a garanzia dell’importo residuo;
  • un riordino nazionale per quanto riguarda gli apparecchi, sottolineiamo ”nazionale”, perchè legiferare Comune per Comune e Regione per Regione ha creato moltissimi problemi.

Infine, vogliamo ringraziare tutte le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto e ricordare che noi siamo sempre dalla vostra parte e soprattutto con lo Stato, mai contro, a prescindere da tutto” ha concluso Distante.

 

Di seguito riportiamo la MEMORIA presentata dall’Associazione Nazionale Sapar al Senato:

 

Egregi Membri delle Commissioni Bilancio e Finanze quest’oggi riunite,
il qualità di presidente nazionale della Associazione SAPAR che ho l’onore di rappresentare che tutela le piccole e medie imprese di gestione, produzione e
distribuzione degli apparecchi con e senza vincita in danaro installati presso sale dedicate, sale bingo, sale scommesse ed esercizi generalisti come bar, tabacchi etc…
facenti parte del comparto del gioco legale di Stato, sono qui oggi a sottoporre alla Vostra cortese ed autorevole attenzione le problematiche che le imprese rappresentate  stanno vivendo nonché ciò che ci auguriamo venga inserito in sede di conversione in  legge del “Decreto Sostegni” oggetto di Vostro esame o nei futuri provvedimenti da adottare. ”

In primis mi corre l’obbligo di evidenziare che le aziende che rappresento sono state chiuse finora per un totale di 270 giorni in 13 mesi alla data odierna dunque per la sopravvivenza delle stesse si chiede l’immediata riapertura anche in considerazione del fatto che possono essere rispettati i protocolli di sicurezza anticontagio già
adottati ricordando che ogni singolo giorno anticipato di apertura può garantire la continuità di una impresa.
Va, in questa sede, ricordato che il settore del gioco legale di Stato garantisce all’Erario entrate per circa 11 miliardi di Euro l’anno di cui sette solo dagli
apparecchi (Awp e Vlt), circa il 63%.
Tale comparto è costituito da Piccole e Medie Imprese che effettuano materialmente presso gli esercizi pubblici, per conto dello Stato, la raccolta delle somme giocate negli apparecchi e le riversano ai concessionari trattenendo esclusivamente il proprio compenso per l’attività svolta.
Nonostante il fondamentale ruolo svolto la tenuta delle aziende è fortemente messa a rischio e ci sono attualmente 150.000 lavoratori che sono in Cassa Integrazione o comunque a rischio disoccupazione non appena il divieto di licenziamenti cesserà.

Dunque, con la presente si chiede di intervenire sui seguenti punti:
A. Il contributo a fondo perduto previsto nel Decreto Sostegni n.41 del 22.03.2021 deve essere parametrato sul 100% della differenza di fatturato
medio tra il 2020 e il 2019 e comunque senza limite di compensi di cui all’art.54 co.I del Tuir relativo all’anno 2019 per le imprese che hanno subito
più di 250 giorni di chiusura totale per gli anni 2020 e 2021.

B. La proroga delle scadenze relative al Prelievo Erariale Unico dei primi tre bimestri del 2021, al 15 dicembre dello stesso anno con contestuale
abbassamento dell’1% della aliquota PREU attualmente vigente.

C. La sospensione dei termini di scadenza/rinnovo delle fidejussioni a garanzia dell’obbligo di riversamento dell’importo residuo atteso il comportamento
discriminatorio degli istituti di credito e delle compagnie assicurative che richiedono la prestazione di garanzie collaterali del 100%.

D. La proroga di almeno 36 mesi delle concessioni in scadenza a marzo 2022 o del termine per l’indizione del bando della nuova concessione in quanto
l’assetto previsto dalla Legge di Bilancio 2020 è già fortemente discriminatorio ed espulsivo per le imprese di gestione e rischia di risultare
insostenibile mettendo a rischio la tenuta di tutto il settore.

E. La proroga del termine previsto al 30 giugno 2021 dalla Legge di Bilancio 2020 per la modifica della percentuale minima di restituzione in vincita
(payout) per gli apparecchi awp.

F. La sospensione degli obblighi relativi alla regolarità fiscale e contributiva in considerazione delle difficoltà che le aziende stanno avendo per il
mantenimento delle licenze ex art. 88 del Tulps.

G. La sospensione dei canoni di locazione e/o in alternativa un credito d’imposta pari al 100% per i locali commerciali che hanno subito una chiusura totale
nella annualità 2020/2021 superiore a 250 giorni.

H. Proroga della scadenza del 30 di aprile 2021 per il rinnovo dell’iscrizione al Registro degli operatori (RIES) in considerazione delle chiusure forzate.

I. Le aziende del settore sono state costrette a corrispondere per l’intera annualità 2020 l’imposta sugli apparecchi di puro intrattenimento come flipper, calcio
balilla etc.. (ISI) nonostante le chiusure subite nello stesso anno. Si chiede, quindi, l’esenzione per il pagamento dell’imposta per l’anno 2021.

 

 

 

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