27 Dicembre 2024 - 21:40

Mettiamoci in gioco: “Ridurre offerta di gioco è essenziale per ridurre patologia”

I dati sul consumo di gioco d’azzardo nel 2020 confermano la posizione sempre espressa da “Mettiamoci in gioco – campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo”: “Se riduciamo l’offerta

22 Marzo 2021

I dati sul consumo di gioco d’azzardo nel 2020 confermano la posizione sempre espressa da “Mettiamoci in gioco – campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo”: “Se riduciamo l’offerta di gioco sui territori, solo una parte della domanda si sposta sul gioco online, al contrario di quanto asserito da più parti. Si ottiene, così, una riduzione complessiva del fenomeno, con la conseguente diminuzione dei casi di gioco problematico e dipendenza”.
Nell’anno passato, a causa dell’epidemia di Covid-19, ricorda una nota diffusa oggi da “Mettiamoci in gioco”, “i giocatori hanno avuto molte meno possibilità di gioco. E la raccolta del settore è crollata dai 110 miliardi di euro del 2019 a 80 miliardi e 135 milioni di euro, un valore paragonabile a quello del 2011. E se il gioco ‘fisico’ – fatto, cioè, in una sala giochi o in un esercizio commerciale – è calato del 47,1%, il gioco online è cresciuto solo del 12,5%”.
Oltretutto, “va rilevato che – pur continuando ad aumentare – il gioco online rallenta il suo ritmo di crescita, che è il più basso degli ultimi 5 anni: era + 15,9% tra 2018 e 2019 e + 26,2% tra 2015 e 2016. A causa della pandemia e della chiusura degli esercizi commerciali, il gioco online ha superato per la prima volta, a livello nazionale, in valore assoluto la raccolta di quello fisico: 40.953 milioni versus 39.182 milioni di euro. Soprattutto in alcune regioni del Centro Sud la pratica di gioco online ha superato di gran lunga quella del gioco fisico: Sicilia (74,5% della raccolta complessiva), Calabria (66,7%), Basilicata (65,6%)”.
Per quanto riguarda il gioco “fisico”, in alcune Regioni – tutte del Centro Nord – ­la raccolta è più che dimezzata rispetto al 2019: Veneto (-51,2%), Toscana (-51,1%), Trentino Alto Adige (-50,4%), Lombardia (-50,2%). Al Sud, invece, la diminuzione è inferiore alla media nazionale: dal -36,7% della Puglia al -43% della Sardegna.

 

“Non vi sono dati certi sulla sua diffusione” del gioco d’azzardo illegale. Dunque, “asserire che a una contrazione del gioco legale corrisponde un aumento del gioco illegale è un’opinione del tutto aleatoria”. Lo evidenzia, oggi, in una nota, la campagna “Mettiamoci in gioco”, in merito, appunto, al gioco illegale. Commentando i dati sul consumo di gioco d’azzardo nel 2020, “Mettiamoci in gioco” evidenzia: “La pandemia, dunque, ha favorito un’astinenza forzata dal gioco d’azzardo per tante persone, per alcuni solo occasionale ma per altri, probabilmente, un’opportunità per affrontare la propria condizione di dipendenza o di gioco problematico, con la conseguenza di poter riappropriarsi della propria ‘vita comune’, della normalità, dei rapporti familiari. E, forse, per diversi di loro questa esperienza ha rappresentato la dimostrazione che, senza gioco d’azzardo, la qualità della vita propria e degli affetti è concretamente migliore nel breve e nel lungo periodo”.
“Mettiamoci in gioco” ritiene, perciò, che “la riduzione dell’offerta di gioco sui territori ­– con la diminuzione di slot, vlt e gratta e vinci in circolazione – sia una condizione necessaria per ridurre le situazioni patologiche in cui versano tanti giocatori e, per questo, chiede nuovamente a governo e Parlamento di adottare provvedimenti che permettano di raggiungere questo importante risultato, a partire da una legge quadro di riordino del settore”.

PressGiochi