15 Novembre 2024 - 22:43

A.G.G.E. Sardegna scrive alla Regione per la riapertura delle attività di gioco

Francesco Pirrello, Presidente di  A.G.G.E. Sardegna, ha scritto alla Regione Sardegna per chiedere la riapertura delle attività, la regione è passata in zona bianca ma al momento le attività di

02 Marzo 2021

Francesco Pirrello, Presidente di  A.G.G.E. Sardegna, ha scritto alla Regione Sardegna per chiedere la riapertura delle attività, la regione è passata in zona bianca ma al momento le attività di gioco non sono state incluse nelle riaperture.

Di seguito la lettera del Presidente Francesco Pirrello:

Il sottoscritto Francesco Pirrello, in qualità di Presidente dell’Associazione Gestori Giochi Elettronici della Sardegna (A.G.G.E. Sardegna), codice fiscale 92080140905, avente sede in 07100 Sassari, via Sulcis, 5, a nome di tutti gli operatori e imprenditori che agiscono nell’ambito del comparto dell’automatico da intrattenimento o se meglio preferisce del gioco legale, Le chiede perché i medesimi debbano ancora sottostare alla restrizioni operative proprie del lockdown imposte con decorrenza del 15 Marzo 2020, mentre altre attività più o meno similari hanno potuto e possono tutt’oggi lavorare. Mi permetto di ricordarLe che, in ambito regionale nel settore operano direttamente ed indirettamente oltre 100.000 persone, ossia famiglie, cittadini, contribuenti e elettori, che oltre a non avere ancora ricevuto gli ultimi ristoro, hanno ancora molti dipendenti in attesa della cassa integrazione nonostante tutto le altre sistematiche problematiche aziendali. Detti operatori non vengono nemmeno citati nella Sua ultima ordinanza (la N. 4 del 28/02/2021, prot. N.3/EM); non so se si tratta di una svista odi una dimenticanza, spero che ciò non si ponga nell’alveo delle precedenti scelte politiche che hanno individuato quale impopolare e scomodo il settore che nell’occasione rappresento, tanto da non riconoscergli nemmeno il diritto all’assistenza di Stato. Dette decisioni appaiono per lo meno immotivate, poste che gli operatori del gioco lecito svolgono un attività di sopporto di “esattore precario” per conto dello Stato, contribuendo in tal modo alla remunerazione degli stipendi ed indennità anche dei politici medesimi, i quali però troppo spesso dimenticano la condizioni vessatorie in cui si trovano le tante imprese del settore, che negli anni non hanno mai avuto alcun supporto, nonostante la rilevanza pubblica dell’attività, viste le peculiarità sopra rammentate, come tale sottoposta al controllo della Corte Dei Conti.

Vede sig. Presidente, a differenza di altri momenti passati, oggi non ci mortifica e penalizza il fatto di essere continuamente il bersaglio di critiche immotivate e di attacchi derivanti da parte di soggetti incompetenti in materia, ma la certezza che molte imprese dovranno chiudere definitivamente, con ciò ponendo nel nulla i sacrifici affrontati da tante famiglie e privando del posto di lavoro, tanti nostri giovani e familiari su cui abbiamo investito in professionalità e legalità, sissignore legalità dato che ognuno degli addetti ai lavori è regolarmente iscritto in un Albo e gli apparecchi costantemente monitorati e controllati on-line dai Concessionari di Rete.

Insomma siamo persone per bene che non chiedono privilegi, ma solo di poter continuare a fare il proprio lavoro e dovere nel rispetto, come sempre fatto, delle normative e dei protocolli.

Ritengo, sig. Presidente, non sia il caso di dilungarsi più di tanto, sono disponibilissimo ad un incontro per meglio spiegare ed entrare nei dettagli, al momento credo sia stato sufficientemente chiaro evidenziando che l’attività di intrattenimento mediante l’utilizzazione di tali apparecchi (AWP o Slot Machines) nei pubblici esercizi è sottoposta al pari dell‘attività di somministrazione alimenti e bevande ai sensi dell’art. 86 del T.U.L.P.S. (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) ed inoltre essendo un’attività accessoria nullaosta al fatto che non debba essere riattivata, anche perché non espressamente vietata ed elencata (al contrario delle Sale Giochi – Sale Scommesse e Bingo) nel richiamato DPCM 14 Gennaio 2021.

 

 

 

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