“Come associazione Sapar, negli ultimi giorni abbiamo tenuto due appuntamenti per riprendere in mano le sorti di un settore ormai abbandonato in Italia e molto limitato, non in conformità con
“Come associazione Sapar, negli ultimi giorni abbiamo tenuto due appuntamenti per riprendere in mano le sorti di un settore ormai abbandonato in Italia e molto limitato, non in conformità con le direttiva europee. In Italia ci sono delle norme restrittive per quanto riguarda l’intrattenimento puro quindi è arrivato il momento di rimettere in moto le attività di produzione e di gestione di questo tipo di apparecchi e tra le tante idee presentate abbiamo proposto quella di uniformare il più possibile la normativa italiane in materia a quelle europee cercando sempre di mantenere quanto più alta possibile la sicurezza degli apparecchi. Quella della sicurezza, tuttavia, – dichiara a PressGiochi il vicepresidente dell’associazione Sapar Marco Gennatiempo – è una prerogativa tutta italiana perché in altri Paesi non esiste tutta questa attenzione al problema sicurezza perché i controlli funzionano. Negli altri Stati, i Governo non decidono di non far produrre apparecchi perché si potrebbe correre il rischio di offrire macchine non a norma o un’offerta irregolare. Gli operatori non dovrebbero preoccuparsi di questo aspetto. Tocca alle istituzioni vigilare sull’offerta e garantire controlli efficaci. Lo Stato dovrebbe prevedere un sistema sanzionatorio adeguato per chi non opera in maniera conforme piuttosto che reprimere e danneggiare il mercato in questo modo.
Il nostro Paese dovrebbe avere un’offerta di puro intrattenimento concorrente con gli altri paesi, prodotti che permettano di far divertire la gente vista la natura prevalentemente turistica della Penisola Italiana. Occorre dare una alternativa al settore visto che siamo additati di offrire solo macchine a vincita in denaro. Ma devono darci l’opportunità di offrire altri tipi di apparecchi.
Dossier amusement – Abbiamo per questo elaborato varie proposte da presentare alle sedi istituzionali nei prossimi giorni all’interno di un dossier; speriamo di trovare degli interlocutori politici che possano capire realmente le criticità e le problematiche di questo comparto e venirci incontro per permetterci di fare il nostro lavoro: far divertire la gente in modo sano.
Certificazione e offerta online – In Italia abbiamo la certificazione che in altri Paesi non esiste, perché esiste l’autocertificazione, quindi abbiamo proposto una sorta di variante alla certificazione per quanto riguarda la produzione mentre per la distribuzione dovrebbe esser necessario solamente un attestato. Per quanto riguarda l’offerta online, in altri Paesi il gioco da intrattenimento puro va anche online perché ci sono le sfide tra sale e tra utenti e quindi anche da questo punto di vista vanno apportate modifiche e liberalizzato quel ramo.
Ci sono molti sbocchi per intervenire, lavorare e migliorare i prodotti ma devono permetterci di farlo, noi stiamo mettendo in moto flipper, calciobalilla e quant’altro ma mi sembra che – dall’ultima bozza del decreto giochi – l’intenzione del legislatore sia quella di mettere il nulla osta in mano ai concessionari anche per questo tipo di apparecchi che non hanno mai fatto parte della riserva dello Stato.
L’amusement deve essere oggetto di un intervento normativo ad hoc e non incluso nella riforma del gioco con vincita in denaro altrimenti andiamo in conflitto con le direttive europee. Se così non sarà lo scontro su questo punto di vista non potrà essere evitato perché vorrà dire togliere operatività agli stessi operatori di settore.
Ieri abbiamo fatto un bel lavoro e pubblicheremo le principali proposte che saranno contenute nel dossier prossimamente. Ringrazio tutte le aziende che hanno partecipato al tavolo tecnico contribuendo con le proprie proposte per uscire da questa fase di stallo. Dobbiamo dedicare più tempo all’intrattenimento.
Delega fiscale – Nella delega le associazioni di settore non hanno avuto modo di collaborare attivamente. Abbiamo più volte chiesto un tavolo di confronto permanente proprio per limare tutte le problematiche sia per quanto riguarda la ludopatia sia per quanto riguarda la necessità di dare certezze di investimento e lavoro a tanti operatori del settore, riequilibrando gli apparecchi ma non solo per quanto riguarda la newslot. Abbiamo chiesto delle macchine che permettessero di privilegiare l’intrattenimento, abbassando il valore della giocata da 1 euro a 50 cent, e riducendo il numero di vlt. Non dimentichiamoci che sul mercato non esiste solo l’awp, che in realtà rappresenta la macchina più performante e meno dannosa, ma ci sono le vlt, i gratta e vinci a 20 euro, il superenalotto. Va quindi equilibrato tutto il gioco a vincita in denaro, per questo serve un progetto di riequilibrio totale del comparto giochi a vincita in denaro. Starà al governo – conclude Gennatiempo – intervenire in maniera imparziale e tenere fuori le lobby da questo lavoro”.
Cristina Doganini – PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|