D’Attis (FI) ad Antenna Sud: “Uno stato che combatte il gioco legale, è connivente con la malavita”

“La storia della guerra al gioco pubblico legale parte da lontano per la verità, parte da quando si insedia il governo giallo-verde e continua ad essere giallo-rosso e la tinta gialla che accomuna i  due  Governi perché parte con un pregiudizio da parte di una componente politica importante che è quella del Movimento 5 Stelle che dichiara guerra a questo settore.

Peccato che il primo provvedimento che il Governo giallo-verde fa, è proprio quello di  finanziare una parte del decreto dignità, che era quello che dava dignità ai lavoratori che dovevano rimanere assunti o ai percettori di reddito di cittadinanza, ma finanziando queste misure con i soldi provenienti dal gioco, con il gettito fiscale che arriva nel 2019 a 11 miliardi.  Questa è la prima contraddizione.

In quel provvedimento si diceva che il Governo si impegnava a riordinare il settore. Questo non è mai avvenuto, c’è stata una guerra sistematica al settore e questa cosa la posso dire più di tanti  altri parlamentari perché sono stato il primo firmatario  di emendamenti in tutti  i provvedimenti dal 2018 ad oggi, per cercare di far comprendere quanto fosse importante il gioco legale, non solo per la questione dei lavoratori, quanto per il fatto che l’esistenza del gioco pubblico legale significa che lo Stato ha voluto differenziarlo dal gioco illegale per tutelare la legalità del gioco e di chi vuole giocare. Lo stato che combatte il gioco pubblico legale sapendo che la criminalità ne approfitta diventa connivente con la malavita”.

E’ quanto ha dichiarato il deputato di Forza Italia Mauro D’Attis intervenendo alla trasmissione  “Il Punto” su Antenna Sud13 condotto da Manila Gorio dove si è parlato della problematica relativa alla chiusura del settore del gioco pubblico di Stato.

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