24 Novembre 2024 - 08:58

Risso (FIT): pagamenti con moneta elettronica in tabaccheria, dal Parlamento segnali di speranza

In questi giorni, come era prevedibile con l’arrivo del cashback, tanti colleghi manifestano un profondo malessere per la spinosissima questione dell’accettazione dei pagamenti con moneta elettronica…

04 Gennaio 2021

In questi giorni, come era prevedibile con l’arrivo del cashback, tanti colleghi manifestano un profondo malessere per la spinosissima questione dell’accettazione dei pagamenti con moneta elettronica per quei beni o servizi a marginalità fissa sui quali i costi delle commissioni di bancomat o carta di credito impediscono di avere un accettabile livello di redditività.

Dal canto mio – afferma Giovanni Risso, Presidente di FIT – potrei riempire almeno sei pagine del nostro settimanale per spiegare quali e quante azioni abbiamo fatto sino ad ora a livello istituzionale per trovare una soluzione al problema e potrei anche appellarmi all’oggettiva difficoltà di discutere degli stessi argomenti con interlocutori governativi che cambiano continuamente. Ma chi mi conosce, sa che non amo guardare indietro e far parte della schiera di chi si lamenta di professione. Preferisco la concretezza, unita ad una buona dose di ostinazione, che non guasta mai, soprattutto nell’attività sindacale. Questa ostinazione è ormai un patrimonio condiviso della Federazione e ci spinge a non mollare mai la presa, soprattutto quando si tratta di difendere il nostro lavoro e la nostra redditività.

Continuiamo quindi a bussare a tutte le porte, dei Ministeri come del Parlamento, convinti che una norma che ha delle finalità condivisibili non deve però tradursi in un onere insostenibile per delle piccole imprese familiari come le nostre.

Finalmente, in questi frenetici e concitati giorni che precedono l’approvazione della Legge di Bilancio, quando migliaia di emendamenti di ogni genere sorvolano l’Emiciclo, puntualmente abbattuti da una poderosa contraerea parlamentare, uno spiraglio di luce si delinea al nostro orizzonte.

Questo spiraglio di luce ha i contorni di un ordine del giorno, proposto dall’on. Vitiello, che ha superato la «batteria contraerea» ed è atterrato sano e salvo tra i seggi della Camera dei Deputati che lo ha approvato.

L’on. Vitiello si è fatto portavoce delle nostre istanze ed ha perciò chiesto al Governo un impegno a valutare l’opportunità di rendere facoltativo l’obbligo di accettazione dei pagamenti con moneta elettronica proprio sui prodotti o servizi ad aggio o margine fisso con una norma apposita.

Ma non è tutto. L’ordine del giorno esprime in premessa un apprezzato riconoscimento del ruolo sociale della rete delle tabaccherie, che in questo difficile momento hanno saputo operare anche in condizioni estremamente critiche, auspicando che nelle nostre rivendite si ampli anche la gamma dei documenti anagrafici disponibili e che si estenda il divieto di vendita a distanza e transfrontaliera anche ai prodotti da inalazione senza combustione contenenti sostanze liquide senza nicotina.

Un modo concreto di riaffermare, ancora una volta, la centralità della nostra rete fisica di vendita.

Il Governo ha accolto questo impegno a valutare quanto la Camera ha chiesto attraverso l’ordine del giorno dell’on. Vitiello. E noi, con la nostra proverbiale ostinazione, sin dai primi giorni del nuovo anno, non mancheremo di sollecitarne l’attuazione.

 

 

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