“Il settore dell’amusement ha bisogno di una divisione netta tra il comparto del gioco senza vincita e il comparto del gioco con vincita in denaro, oggi tutti e due inseriti
“Il settore dell’amusement ha bisogno di una divisione netta tra il comparto del gioco senza vincita e il comparto del gioco con vincita in denaro, oggi tutti e due inseriti nell’Art.86 del TULPS”.
Queste le parole dell’associazione New Asgi guidata da Vanni Ferro che ha presentato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la propria proposta per una riforma del settore del puro intrattenimento.
Si legge “Suggeriamo l’attribuzione al gioco senza vincita in denaro di un nuovo articolo, ad esempio Art.87. Questo servirebbe a differenziare in maniera netta i due comparti anche a livello regolatorio, ed inoltre permetterebbe una maggiore possibilità di accesso al credito, spesso pregiudicato proprio dall’Art. 86, per la presenza al suo interno del gioco con vincita in denaro ritenuta dagli istituti di credito attività a rischio.
La FAMIGLIA: nonni, genitori e bambini sono oggi i maggiori fruitori delle nostre sale.
L’università di Roma Tre dopo le prime fasi di studio sul gioco senza vincita in denaro ha concluso che, “le sale giochi sono luoghi di aggregazione positiva per minori e famiglie”. È quindi necessaria una regolamentazione che definisca e uniformi a livello nazionale i termini di accesso al gioco ai minori, senza la quale il settore sarebbe fortemente penalizzato, viste e considerate alcune nuove disposizioni Regionali e Comunali in essere.
Confermiamo la totale condivisione delle osservazioni presentate da FEDERAMUSEMENT e SAPAR, che elenchiamo per titoli di seguito:
1) Identificazione di luoghi certificati per l’installazione degli apparecchi di cui all’art.110 comma 7 c-bis (“Redemptions”);
2) Le regole tecniche della Tickets Redempion;
3) Regole tecniche degli apparecchi di cui all’art.110 comma 7 lett.c;
4) Il Codice sorgente;
5) Semplificazione procedure di verifica tecnica;
6) Modifiche al contingentamento per gli apparecchi senza vincita in denaro;
7) La base imponibile dell’Imposta sugli intrattenimenti. In aggiunta all’articolo 7, per gli stagionali chiediamo che, l’imposta sia commisurata ai mesi di reale utilizzo dei giochi e non alla chiusura dell’anno solare.
PressGiochi
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