Approvata dal consiglio regionale della Lombardia la nuova legge sul sistema di intervento in merito alle dipendenze patologiche: sostanze stupefacenti, ma anche abuso di farmaci, gioco d’azzardo, shopping compulsivo, internet-dipendenza
Approvata dal consiglio regionale della Lombardia la nuova legge sul sistema di intervento in merito alle dipendenze patologiche: sostanze stupefacenti, ma anche abuso di farmaci, gioco d’azzardo, shopping compulsivo, internet-dipendenza e altro ancora. Il testo, frutto dell’unione delle proposte di Emanuele Monti (Lega) e Barbara Mazzali (Fratelli d’Italia), è stato approvato con 47 voti a favore e 27 astenuti.
«Con la riforma del sistema delle dipendenze approvata oggi – ha spiegato nel suo intervento Emanuele Monti, relatore e presidente della Commissione Sanità – Regione Lombardia fa da apripista nello scenario nazionale per aver introdotto i programmi di cura e riabilitazione e l’ampliamento della presa in carico non solo del paziente ma anche dei famigliari. Un’attenzione particolare è rivolta alla cura dei minori e al loro recupero sociale e formativo. Abbiamo dato attenzione anche alle nuove dipendenze. Questo tipo di fenomeni sono espressione di un profondo disagio psichico che necessita di un’efficace presa in carico. Molto importante anche l’aspetto della doppia diagnosi: circa il 20% degli utenti è dipendente da due o più forme di disagio psichico».
«Tra i punti di forza di questa legge – ha aggiunto la correlatrice Barbara Mazzali (Fratelli d’Italia) -, i corsi di formazione finalizzati al reinserimento lavorativo di chi intraprende il percorso di disintossicazione. La speranza nel futuro e la consapevolezza dell’avere un lavoro sono armi potentissime per scongiurare le ricadute nel tunnel delle dipendenze. L’istituzione di luoghi dedicati ai minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e il supporto alle loro famiglie sono il secondo punto di forza. Dietro ogni minore tossicodipendente si nasconde una famiglia dilaniata e distrutta che non possiamo lasciare sola nell’affrontare il problema».
In Lombardia, secondo la relazione del provvedimento, le persone prese in carico nel 2019 dalle strutture pubbliche e private sono state 49.597, in leggero aumento (+2%) rispetto all’ultimo triennio. La maggior parte di loro viene presa in carico per dipendenza da oppiacei (40% dei casi) o da cocaina (35% dei casi) mentre il 25% degli under 30 consuma almeno una volta al mese droghe sintetiche o cannabis.
I contenuti della legge: comitati di coordinamento per adulti e minori
La legge istituisce il Comitato di Indirizzo e Coordinamento in Area Dipendenze, un organo presieduto dal presidente della giunta regionale, che ha il compito di collaborare alla realizzazione atti di giunta in materia di dipendenze, necessari per l’attuazione delle politiche regionali. A livello territoriale, presso le Ats, è costituita la Rete Diffusa Dipendenze (Re.Di.Di.), al fine di promuovere, organizzare e coordinare l’interazione delle diverse componenti pubbliche e dei soggetti privati accreditati. Vi partecipano tutti gli attori sanitari e sociosanitari del territorio.
Per i minori viene istituito, presso la Direzione Generale Welfare, il Coordinamento di Prevenzione e Presa in Carico, con lo scopo di garantire su tutto il territorio regionale la presa in carico, il trattamento e la riabilitazione dei minori con particolare attenzione all’area penale minorile, agli adolescenti, ai minori in carico ai servizi sociali, alla neuropsichiatria infantile e all’area della formazione professionale.
La legge stanzia 8 milioni di euro per il 2021 e 16,5 milioni di euro per il 2022, che si aggiungono ai 151 milioni e 800 mila euro già inseriti a bilancio
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