“Ci meraviglia e un po’ ci rattrista leggere che l’onorevole Binetti visto la sua conoscenza del settore non abbia specificato meglio a quali aziende dell’azzardo si riferisse. Le rammentiamo che
“Ci meraviglia e un po’ ci rattrista leggere che l’onorevole Binetti visto la sua conoscenza del settore non abbia specificato meglio a quali aziende dell’azzardo si riferisse. Le rammentiamo che la filiera è composta da molte aziende di gestione di slot da bar che su un reddito medio mensile di euro 500 ben 350 vanno allo stato,75 euro vanno al gestore proprietario dell’apparecchio e 75 al gestore del bar o gestore di sala giochi”.
Risponde così l’associazione Agcai alle esternazioni dell’on. Binetti in merito all’assegnazione di ristori ai settori del gioco pubblico.
“Il gestore di slot da bar – continua Agcai -compra l’apparecchio lo trasporta normalmente dopo aver acquistato un furgone e assumendo del personale, esegue le riparazioni, fa la raccolta del PREU per conto dello stato, ne versa come detto prima il 70% allo stato stesso il 15% al barista e con il restante 15% deve adempiere a tutti i costi di una normale azienda compresi i pagamenti delle tasse sul reddito residuo. Il termine “straguadagnato” ci è sembrato al quanto inappropriato.
Diverso è un concessionario che già riscuote mediamente 600 euro l’anno a slot per il solo collegamento alla loro rete telematica, hanno in concessione le pericolosissime videolottery ( Vlt ) che hanno un reddito 7 volte una slot da bar, pagando solo il 50% del PREU maturato e danno una piccola percentuale al gestore di sala Vlt o sala scommesse che sia .
Gli stessi concessionari sono anche concessionari di scommesse dove si paga solo il 24% del reddito e del gioco online dove la percentuale di tassazione sul reddito arriva al 25%.
Speriamo che questi nostri chiarimenti possano aver spiegato meglio quali sono le aziende che “straguadagnano” in quanto hanno un potere influenzale sui Monopoli di stato che gli permette tutto ciò.
E’ proprio su questo punto che l’onorevole Binetti dovrebbe fare la sua battaglia insieme a tutti quelli dell’associazione “Mettiamoci in gioco” che hanno capito che solo togliendo il mercato dalle mani dei concessionari, non rinnovando loro soprattutto le concessioni alle “pericolosissime” slot del tipo vlt collocate in tutte le sale e non rinnovando quelle dei 5000 corner, in quanto ci sono già 5000 licenze di sale scommesse. Inoltre, abbassando soprattutto la perdita oraria anche sulle slot da bar e introducendo ulteriori elementi di intrattenimento ed abilità diventerebbe un apparecchio dove nessun giocatore avrebbe la possibilità di perdere grosse cifre. Diventerebbe così un apparecchio che, come dice il Sottosegretario Baretta, raggiungerebbe l’obiettivo principale nel riordino che si dovrà fare nel 2021 a far considerare il gioco come una condizione normale della società.
Si rispetterebbe così anche l’ obiettivo della legge che certamente non è stata concepita per creare mini casinò e macchine “pericolosissime”. Solo così in Italia finirebbe la piaga dell’azzardo”.
PressGiochi
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