Mentre presso le commissioni del Senato si stabilisce l’ordine dei lavori per l’esame degli emendamenti al dl Ristori, il Governo è già pronto a metter mano ad un terzo dl
Mentre presso le commissioni del Senato si stabilisce l’ordine dei lavori per l’esame degli emendamenti al dl Ristori, il Governo è già pronto a metter mano ad un terzo dl Ristori, il ter appunto. Il provvedimento arriverà stasera sul tavolo del Consiglio dei ministri e potrebbe valere fino a 1,4 miliardi di euro. Il nuovo scostamento di bilancio che il Cdm proporrà al Parlamento andrà invece a finanziare un decreto Ristori quater, che dovrebbe essere varato tra fine novembre e inizio dicembre per continuare a sostenere le attività più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19.
L’attenzione dell’Esecutivo è rivolta all’allargamento delle categori di attività colpite dalla pandemia anche in seguito al passaggio di molte regioni da zona arancione a rossa.
Il sottosegretario Maria Cecilia Guerra ha ribadito che i decreti Ristori 1 e Ristori 2 hanno carattere emergenziale, legato alle decisioni assunte con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre e del 3 novembre 2020. “Il Governo ha fatto una scelta precisa, legata alla tempestività dell’erogazione del contributo a fondo perduto. Per i due decreti in esame non sono previste risorse aggiuntive, ma occorrerà incrementare il fondo di 340 milioni da destinare alle attività economiche delle Regioni che, a seguito della evoluzione della pandemia, passeranno da zona gialla ad arancione o rossa. Seguiranno poi un decreto Ristori 3, per ampliare la lista dei codici ATECO, aspetto per il quale occorrerà lavorare in tempi molto stretti, e un provvedimento a completamento del percorso, avente carattere perequativo generale, più strutturato, che non si baserà sui parametri adottati in precedenza. Inoltre, è in via di definizione la richiesta di un ulteriore scostamento di bilancio al quale poter fare riferimento per l’esame delle questioni in discussione”.
Preu Slot e Vlt. Mallegni (FI) ne propone la rimodulazione
Dl Ristori. FI chiede che la gestione dei giochi pubblici sia affidata al direttore di ADM
Dl Ristori. Lega: aiuti anche alle ricevitorie di Lotto, Superenalotto e Totocalcio
Dl Ristori. FI chiede che la gestione dei giochi pubblici sia affidata al direttore di ADM
Dl Ristori. Damiani (Fi): “Bingo, montepremi al 73% delle cartelle vendute”
PressGiochi