Nella corsa alla Casa Bianca tra la posta in gioco c’è anche il futuro dell’industria del betting, sia a livello statale che federale. Insieme alla Presidenza, alla Camera dei rappresentanti e al Senato degli Stati Uniti, le elezioni determineranno quale partito potrà scrivere le future normative degli Stati del Paese.
Oggi, martedì 3 novembre, è l’Election Day e tra poche ore sapremo finalmente chi ha vinto la competizione elettorale tra Donald Trump e Joe Biden, diventando il 46esimo presidente degli Stati Uniti. A ieri hanno già votato ben 93.131.017 elettori, di cui 59.126.562 via posta e 34.004.455 di persona. Si tratta complessivamente del 67,6% dell’intera affluenza al voto complessiva alle elezioni presidenziali del 2016.
Nella corsa alla Casa Bianca tra la posta in gioco c’è anche il futuro dell’industria del betting, sia a livello statale che federale. Insieme alla Presidenza, alla Camera dei rappresentanti e al Senato degli Stati Uniti, le elezioni determineranno quale partito potrà scrivere le future normative degli Stati del Paese.
Insieme all’elezione del Presidente si terranno anche diversi referendum. Louisiana, Maryland e South Dakota terranno tutti un referendum sulle scommesse sportive per decidere se le scommesse debbano diventare legali; se approvate, spetterà ai legislatori statali fare il passo successivo nel 2021 e emanare una legislazione più specifica.
I residenti del Colorado voteranno per rimuovere il limite massimo di scommessa di $100 in vigore per i casinò. Se approvato, il South Dakota resterebbe l’ultimo stato Usa che ancora impone limiti alle scommesse nei casinò.
In Virginia, gli elettori locali a Bristol, Danville, Norfolk e Portsmouth dovranno votare per approvare i piani per ospitare uno dei cinque nuovi casinò che sono stati autorizzati in base alla una nuova legge statale approvata ad aprile e consentire ad Hard Rock International, Caesars Entertainment, Rush Street Gaming e la tribù di Pamunkey di cercare le licenze per gestire le prime sale da gioco in stile Las Vegas di Old Dominion.
Anche le elezioni del Congresso potrebbero influire nel settore giochi. Poiché il gioco è generalmente regolato su base statale, molto raramente si presenta come uno dei principali problemi della campagna per la presidenza o nei dibattiti alla Camera o al Senato. Tuttavia, secondo un report elaborato dagli analisti di VIXIO GamblingCompliance, l’influenza delle elezioni presidenziali e del Congresso del 2020 sarà inevitabilmente avvertita dall’industria nel corso dei prossimi quattro anni.
Per prima cosa, l’amministrazione Trump ha dimostrato di essere più ostile all’espansione del gioco d’azzardo su Internet e dei giochi tribali rispetto all’amministrazione Obama-Biden. Diversamente verrebbero gestiti questi giochi in caso di una vittoria di Biden…
Delle elezioni americane, ne parliamo più approfonditamente su PressGiochi Magazine.
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