23 Novembre 2024 - 15:29

Il CIO chiude a GEF e IeSF e va avanti con gli E-Sports

Il CIO non intende riconoscere nessuna federazione internazionale e dichiara di proseguire solo attività consultive con i due soggetti che si erano proposti come organi di governo del mondo esportivo.

02 Novembre 2020

Il CIO non intende riconoscere nessuna federazione internazionale e dichiara di proseguire solo attività consultive con i due soggetti che si erano proposti come organi di governo del mondo esportivo. Perché è una buona notizia? Perché – si legge in un comunicato congiunto ASOIF, AIOWF e GAISF – contemporaneamente viene confermata la volontà di proseguire nell’avvicinare gli eSports alle Federazioni! Il CIO ha scelto di perseguire una strada diversa da quella proposta dai due contendenti che, probabilmente, non portavano in dote un importante valore aggiunto. In effetti le guerre per prevalere hanno visto attività più di contrasto che costruttive, anche in Italia ne sappiamo qualcosa! Ovviamente il CIO è interessato a modelli inclusivi e trasversali di cooperazione fra il mondo dello Sport rappresentato dalle Federazioni Sportive Internazionali e chi si occupa di E-Sports. E’ esattamente quello che sta facendo Federesports in Italia: modello inclusivo, cooperazione con le Federazioni Sportive e con le Discipline Sportive Associate e autonomia nel rapporto con le Federazioni che non possono gestire direttamente il settore. Certamente ogni Comitato Olimpico Nazionale (in Italia il CONI) dovrà avere una Federazione che racchiuda tutti gli Sport Elettronici, riteniamo che lo farà solo con chi ha fatto del CONI e CIO un punto di riferimento.

Una dichiarazione scritta dell’Esports and Gaming Liaison Group (ELG) del CIO a tutte le federazioni estive e invernali afferma in modo inequivocabile che non intendono riconoscere alcun gruppo o organizzazione come “organo di governo mondiale per gli eSport”. L’ELG è presieduto dal presidente della International Cycling Union David Lappartient.

Il GEF (Global Esports Federation), che è stato formato lo scorso anno a Singapore e sostenuto da Tencent, afferma che il suo scopo è quello di essere “la voce e l’autorità del movimento mondiale degli eSport”. È una delle tante organizzazioni di questo tipo fondate negli ultimi due anni. Chris Chan, che è segretario del Consiglio olimpico nazionale di Singapore e COO del GEF, ha detto che il GEF è stato creato per includere gli eSport nei Giochi Olimpici, avendo forti legami con il Movimento Olimpico. Il suo presidente è Chris Chan, segretario del Consiglio olimpico nazionale di Singapore, e il suo direttore operativo è Paul Foster, l’ex capo del protocollo, eventi e ospitalità del CIO.

Il GEF è stato istituito come rivale della International eSports Federation (IeSF) con sede in Corea del Sud, fondata nel 2008 e la cui missione è quella di far riconoscere gli eSport come sport legittimi. Dal suo lancio, diversi sport olimpici sono diventati membri del GEF, tra cui tiro con l’arco, canoa, karate, pentathlon moderno, surf, taekwondo e tennis. Anche il Consiglio Olimpico dell’Asia e la Federazione dei Giochi del Commonwealth hanno firmato accordi per collaborare con il GEF. L’IeSF non ha firmato accordi con nessuno sport olimpico e invece incanala i suoi sforzi nell’ospitare l’Esports World Championship, la competizione di punta dell’organizzazione in cui gli atleti di eSport rappresentano le loro squadre nazionali.

L’ELG ha rivelato che non intende lavorare esclusivamente con un’organizzazione e nella lettera ha scritto: “La volontà del CIO è di non riconoscere una federazione di eSports. Abbiamo forti relazioni esistenti con le diverse parti interessate nella comunità di eSports e di gioco, come editori di giochi, piattaforme, atleti e giocatori. Manterremo queste relazioni dirette piuttosto che lavorare attraverso una terza parte. Entrambe le organizzazioni che si definiscono federazioni di eSport hanno rappresentanti nell’ELG e continueremo ad accogliere il loro contributo, tuttavia il CIO non approva né riconosce alcuna federazione specifica come organo rappresentativo in questo settore. Questa è una posizione condivisa da ASOIF, AIOWF e GAISF e di conseguenza non incoraggiamo Ifs a entrare in un rapporto formale con queste organizzazioni. Il CIO è attivamente impegnato nell’esplorare le opportunità e le iniziative per impegnarsi direttamente con questa giovane comunità digitale al fine di promuovere la partecipazione allo sport, l’impegno con il Movimento Olimpico e la promozione dei valori olimpici”.

 

 

 

 

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