Si sta tenendo anche questa mattina a Milano, in piazza Duomo una nuova manifestazione da parte di esercenti e operatori della rete del gioco legale contro l’ordinanza Fontana che ha
Si sta tenendo anche questa mattina a Milano, in piazza Duomo una nuova manifestazione da parte di esercenti e operatori della rete del gioco legale contro l’ordinanza Fontana che ha disposto la chiusura di tutte le attività da gioco.
Sono numerosissime le lettere inviate al presidente della Regione da parte dei lavoratori in queste ore. “La nostra azienda – scrive a Fontana il dipendente di un’attività di gestione di slot – lavora esclusivamente con bar e tabaccai e non sale slot. Da sabato 17/10/2020 lei assieme al suo staff avete deciso di bloccare il funzionamento delle awp anche all’interno dei bar e tabacchi dove abbiamo installato i nostri apparecchi da intrattenimento fino al 06/11/2020,nonostante il nostro presidente Giuseppe Conte che aveva deciso che potevano funzionare tranquillamente dalle 8.00 fino le 21.00, ma lei niente non ha voluto cambiare idea e proseguire con la sua decisione.
Lei ha anche detto che il nostro settore non è un lavoro primario e di necessità e quindi si poteva fermare per combattere il COVID.
Ma per me, come i miei colleghi e altre persone che fanno questo lavoro è un lavoro primario perché a fine mese ci portiamo a casa uno stipendio che ci permette di vivere; cioè mantenere la propria famiglia, pagare il mutuo di casa o affitto, pagare le bollette e le tasse, pagare la rata della macchina e via dicendo e se lei ci blocca il nostro lavoro come facciamo a fare tutto questo?
Perché – continua la lettera – non ha bloccato gli altri giochi come il gratta&vinci, il Superenalotto, il lotto ecc… visto che anche quelli sono giochi d’azzardo e in questo momento non sono indispensabili come le awp da bar che ha definito lei?
Io non le sto chiedendo che dobbiamo lavorare 24ore su 24, le sto solo chiedendo di poter lavorare visto che stiamo rispettando al 100% tutte le normative sulla sicurezza del COVID, mantenimento di distanza di almeno 1 metro a persona, sanificazione dell’apparecchio, gel mani ad uso dei giocatori e utilizzo della mascherina.
Quindi se non vuole vedere altre aziende fallire e avere altri disoccupati nella sua regione, la prego ci faccia lavorare visto che il nostro lavoro é tutelato dallo stato al 100%”.
PressGiochi
Fonte immagine: GRUPPO FACEBOOK : LAVORATORI DEL COMPARTO GIOCO LEGALE