L’associazione Agcai, dopo gli ultimi incontri avuti alla presenza del sottosegretario Baretta che pubblicamente ha rilasciato dichiarazioni atte a non lasciar alcun dubbio sulla situazione globale dell’intero settore, confermando non
L’associazione Agcai, dopo gli ultimi incontri avuti alla presenza del sottosegretario Baretta che pubblicamente ha rilasciato dichiarazioni atte a non lasciar alcun dubbio sulla situazione globale dell’intero settore, confermando non per ultimo l’importanza del ruolo del gestore e la sua indispensabile figura come libero imprenditore riconosciuto giuridicamente, auspica che nella prossima bozza del decreto delegato questi punti vengano definitivamente risolti e trovino concreta attuazione.
E’ chiaro che il passaggio cruciale risiede nella titolarita’ dei nullaosta dì distribuzione che dovranno essere rilasciati, come attualmente accade, in capo ai produttori, affinché i gestori possano continuare ad acquistare la macchina con il relativo nulla osta dì produzione e metterla in esercizio attraverso il collegamento alla rete telematica del concessionario; quest’ultimo poi non dovrà fare altro che scaricare nel magazzino del gestore il programma del produttore da remoto attenendosi alle nuove regole tecniche che si stanno via via delineando e che ci auguriamo tutte le associazioni dì settore, comprese la nostra, sostengano.
Cio’ comporterebbe la possibilita’ di continuare a usare i cabinet gia’ esistenti in ottimo stato sui quali montare le nuove schede in grado dì accettare il programma da remoto; tale circostanza ha ricevuto conferma nell’intervento dell’ing. Casalone nel corso dell’ultima assemblea organizzata a Roma dalla Sapar e dalla F.N.G.P. .
Rimangono altri tre problemi da affrontare ovvero:
Tutti punti gia’ esposti nella nostra relazione illustrata e consegnata nelle mani del sottosegretario Baretta in data 27 aprile. E’ indubbio che, qualora tale progetto non sara’ sostenuto dal Sottosegretario, si arriverà’ ad una dura battaglia, che dovrà’ vedere protagonisti, ci auguriamo, tutte le associazioni davanti alle sedi opportune ( antitrust- corte dì giustizia europea) e non per ultimo attraverso manifestazioni pubbliche di protesta (vedi iniziative ippiche).
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