Intanto parte il primo lockdown in provincia di Latina, nel Lazio dove è stata emessa un’ordinanza che stabilisce che per due settimane bar e ristoranti chiuderanno prima, massimo 4 persone ai tavoli e feste private con non più di 20 persone.
Chiusura di bar e ristoranti anticipata alle 23, limitazioni agli assembramenti in casa e al numero massimo di partecipanti agli eventi pubblici: ecco le possibili novità contenute nel prossimo DPCM preannunciato per il prossimo 15 ottobre.
Dopo l’obbligo di mascherina all’aperto e la proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio 2021 previsti dal mini decreto legge del 7 ottobre, il Governo si prepara a emanare nuovi provvedimenti per contrastare la diffusione del Covid-19 nel Paese.
Sembrerebbe che il 15 ottobre è atteso un altro DPCM e, secondo le indiscrezioni, potrebbero esserci novità per quanto riguarda le feste private, le cerimonie e la chiusura anticipata di locali e ristoranti.
Al momento si tratta di rumor e nulla è ancora stato deciso, ma dopo il 15 ottobre Conte potrebbe decretare la chiusura di bar e ristoranti alle 23 per mettere una stretta alla movida. Il testo del nuovo atteso DPCM potrebbe anche contenere limitazioni agli assembramenti in casa e al numero massimo di partecipanti agli eventi pubblici. Ad oggi il limite è di 200 per gli eventi al chiuso e di 1.000 per quelli all’aperto, ma la soglia potrebbe essere abbassata ancora.
Intanto parte il primo lockdown in provincia di Latina, nel Lazio dove è stata emessa un’ordinanza che stabilisce che per due settimane bar e ristoranti chiuderanno prima, massimo 4 persone ai tavoli e feste private con non più di 20 persone.
Quello che sappiamo di certo, è che sia per il settore del gioco pubblico terrestre che per tutta l’economia nazionale un nuovo lockdown non sarebbe assolutamente sostenibile anche se c’è chi afferma che potrebbe aiutare a far ripartire più in fretta il sistema economico. Parole del Fondo monetario internazionale che scrive: “I lockdown possono condurre a una ripresa economica più veloce con il contenimento del virus. Questi guadagni nel medio termine possono compensare i costi nel breve periodo dei lockdown, portando verosimilmente a effetti complessivi positivi sull’economia”. E’ quanto si legge nel capitolo 2 del World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale, dedicato all’impatto economico del lockdown.
Il Fondo monetario dice anche che: “E’ importante sostenere le attività economiche compatibili con un costante distanziamento sociale, per esempio incoraggiando il lavoro da casa, facilitando la riallocazione delle risorse verso settori dove i contatti sono minori e promuovendo l’adozione di nuove tecnologie per limitare i contatti”.
Sta di fatto che la questione limiti orari e chiusure è sul tavolo del Governo.
La scorsa settimana Regioni e associazioni di categoria si sono opposte alla chiusura anticipata di bar e ristoranti, ma se il numero dei nuovi positivi dovesse continuare a salire con questa intensità limitazioni forti diventerebbero inevitabili. Oltre a imporre la chiusura alle 23 o alle 24 – nella convinzione che in questo modo si riesca a limitare la circolazione delle persone e in particolare dei giovani in strade e piazze con relativo assembramento – una delle ipotesi allo studio è la limitazione dei posti a tavola proprio per favorire il distanziamento.
Il numero dei partecipanti dipende inevitabilmente dalla capienza dei locali, ma una delle misure che potrebbero essere prese riguarda proprio un limite di capienza nei locali pubblici che vengono destinati alle feste private per i compleanni, ma anche a quelle che seguono matrimoni o battesimi dove il numero dei partecipanti è inevitabilmente più alto. Per questo potrebbero scattare restrizioni sulle modalità di incontro, come il divieto di organizzare buffet.
PressGiochi