Nel mercato italiano dei giochi pubblici, pur essendo una rarità, accade ancora che le slot machine vengano prese di mira dagli hacker per ottenere vincite ricche e veloci.
Nel mercato italiano dei giochi pubblici, pur essendo una rarità, accade ancora che le slot machine vengano prese di mira dagli hacker per ottenere vincite ricche e veloci. Nonostante gli apparecchi da intrattenimento siano infatti oggetto di attenti controlli da parte degli enti di certificazione prima di andare in produzione, degli errori possono sempre accadere.
Va sicuramente sfatata l’idea che possa esserci una logica che ci permette di comprendere quando la nostra slot preferita pagherà. Il cuore di questo segreto risiede nella scheda di gioco e nel c.d. generatore di numeri casuali (RNG), un algoritmo che determina quale combinazione apparirà sullo schermo e che, in maniera del tutto casuale, decide quando e chi vincerà. Come detto, tutti i produttori di apparecchi da gioco hanno un sistema di RNG certificato, come ad esempio le slot di Novomatic che sono garanzia di sicurezza, come si può leggere su questo sito.
Tuttavia, come la cronaca ci racconta, sono frequenti i casi di slot manomesse o attacchi di veri e propri hacker. Come non ricordare, uscendo un po’ fuori dall’Italia, la storia del matematico e programmatore di San Pietroburgo di nome Alex che appassionato di algoritmi lasciò il suo lavoro per diventare un novello Robin Hood e girare il mondo per casinò e modificare le macchine a vantaggio del banco e di se stesso.
Ad un certo punto della sua vita, dopo otto anni di attività diviso tra salari, assunzioni e noiosi grattacapi di management, il russo ha trovato la strada per trarre profitto dalla propria capacità di armeggiare con i codici. Sfruttando la sua conoscenza di generatori di numeri pseudocasuali o PRNG, che appunto governano il comportamento dei giochi di slot machine, è riuscito ad imparare a prevedere quando le macchine decidono di pagare. Ovviamente ogni tipo di slot ha logiche differenti ed alcune sono più comprensibili di altre. Tanto è che questa sua scoperta rivoluzionaria, è stata sfruttata da un casinò russo che lo ha assunto per imparare a modificare alcuni tipi di macchine, in modo che il loro payout favorisse la casa da gioco più del solito: la macchina era stata programmata per pagare il 90 percento dei soldi giocati, una cifra che il cliente di Alex voleva scendesse al 50 percento. Riuscendo nell’impresa, Alex ha così radunato un piccolo gruppo di dipendenti per girare i casinò di tutta l’Europa orientale. Dopo che la Russia ha in gran parte messo fuorilegge la sua industria dei casinò nel 2009, provocando una massiccia svendita di attrezzature da gioco, Alex, con la sua attività tutt’altro che legale, non si è arreso ma ha guardato ai mercati statunitensi e a Singapore.
Non sapremo mai se questa storia è reale o solo una leggenda, quello che di certo sappiamo è che in Italia, l’introduzione programmata nei prossimi anni degli apparecchi da gioco connessi da remoto, renderà sempre più impossibile qualsiasi manomissione. Al giocatore, caduta ogni illusione, resterà la certezza di un sicuro divertimento basato solamente sulle proprie capacità e sulla propria fortuna.
Quello della garanzia di un offerta sicura e controllata di gioco è sicuramente un vanto della legislazione italiana. Lo è tanto che, proprio in queste ore, il Ministero dell’economia e delle finanze ha inviato al Parlamento il suo nuovo Atto di indirizzo sulla politica fiscale 2020-2022 all’interno del quale il contrasto al gioco illegale è uno dei punti preminenti.
Punto cardine dell’azione del Ministero nei prossimi mesi sarà quello di “elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici e assicurare un ambiente di gioco sicuro, combattendo il gioco illegale, proteggendo i soggetti vulnerabili e ponendo particolare riguardo alle attività sul divieto di gioco da parte dei minori”.
Nell’ambito dei suoi compiti e nelle sue funzioni istituzionali l’Agenzia si impegna: a fornire il supporto tecnico necessario al Governo per la regolamentazione del settore dei giochi; a sviluppare il sistema di monitoraggio dell’offerta di gioco attraverso l’evoluzione della ‘banca dati sui giochi’ e l’integrazione con i sistemi delle altre Autorità coinvolte; a rafforzare l’attività di controllo sul divieto di gioco ai minori, anche in cooperazione con le Forze dell’Ordine, con particolare riferimento al controllo sugli ingressi negli esercizi e sugli apparecchi muniti di meccanismi idonei ad impedire ai minori di età l’accesso al gioco, quali il corretto funzionamento di quello finalizzato all’utilizzo della tessera sanitaria; a promuovere attività di studio e analisi per la formazione di proposte normative e contribuire all’attuazione di quanto previsto dalla legge 96/2018 per la realizzazione di una riforma in materia di giochi pubblici in modo da assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’erario.
PressGiochi
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