23 Dicembre 2024 - 17:53

Torino. Tre arrestati: truffavano per giocare d’azzardo

A Torino, su richiesta della Procura della Repubblica i Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Ivrea a carico di 3 persone, due donne

04 Settembre 2020

A Torino, su richiesta della Procura della Repubblica i Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Ivrea a carico di 3 persone, due donne e un giovane, figlio di una delle due. Le due donne, una italiana e l’altra straniera, sono state portate in carcere mentre il giovane, figlio della prima, è stato sottoposto ai domiciliari. Sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, estorsione e autoriciclaggio.

I Carabinieri di Agliè, che hanno condotto le indagini da gennaio a luglio 2020, hanno documentato l’esistenza di un gruppo criminale, identificandone i componenti, che dal 2011 al 2019, attraverso raggiri ai danni di 5 vittime si sono impossessati illecitamente di beni e denaro per oltre 1 milione di euro.

Il progetto consisteva nella realizzazione di truffe ai danni di vittime indifese, individuate appositamente. Il “modus operandi” risultava sempre lo stesso, una volta adescata la vittima e averne conquistato la fiducia, venivano richieste cospicue somme di denaro con false promesse di restituzione dopo aver incassato una (fittizia) eredità a seguito della morte di un parente in Calabria, le quali servivano appunto a sbloccare la fantomatica eredità gravata da debiti. Spesso ricorrevano all’intervento di un inesistente funzionario del Tribunale di Ivrea per confermare l’esistenza dell’eredità. Nel caso la vittima dubitasse di tale ricostruzione, le estorcevano il denaro mediante minacce e violenza. I numerosi bonifici effettuati dalle vittime, venivano poi utilizzati per l’acquisto di un immobile o di autovetture, oppure reinvestiti al Casinò di Saint Vincent. I militari della Compagnia di Ivrea hanno individuato 2 immobili, 3 autovetture, contante e titoli bancari, che sono state sottoposti a sequestro preventivo. La truffa ha fruttato oltre 1 milione di euro in 9 mesi.

 

 

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