Ieri nel Trentino è scattata la norma che dispone la rimozione delle slot machine che si trovano nel raggio di 300 metri dai luoghi sensibili, cioè scuole di ogni ordine
Ieri nel Trentino è scattata la norma che dispone la rimozione delle slot machine che si trovano nel raggio di 300 metri dai luoghi sensibili, cioè scuole di ogni ordine e grado, ospedali e case di riposo, strutture assistenziali, circoli anziani, luoghi di culto, aree ricreative e sportive per i giovani. La disposizione è prevista dalla legge provinciale del 2015 per la prevenzione e la cura della dipendenza.
Se gli operatori del settore sperano ancora di ottenere dalla Provincia un rinvio “tecnico” e c’è un’ipotesi che si possa rivedere la normativa, intanto la legge è in funzione. “In queste ore – commenta Mauro Eccel, responsabile del reparto di polizia amministrativa e sicurezza urbana – ci siamo concentrati molto sulle richieste di informazioni e le domande degli esercenti interessati da questa prima fase di rimozione. Entro la prossima settimana contiamo di aver portato a termine una sessantina di controlli per verificare il rispetto del provvedimento”.
A Trento ci sono circa 170 esercizi che dispongono delle macchinette. “Servono diversi giorni – aggiunge Eccel – almeno un mese per poter concludere l’iter. In questo momento ci sono alcune difficoltà oggettive nel rimuovere le slot: questa è la settimana di Ferragosto e difficilmente le concessionarie passano a ritirare l’attrezzatura. E’ fondamentale però che vengano disattivate e staccate dalla corrente per renderle inutilizzabili. Questo è il lavoro che portiamo avanti in accordo tra uffici e associazioni di categoria”.
La multa altrimenti può essere salata: si va dai 1.000 ai 5.000 euro per ogni macchinetta lasciata attiva. “La zona più soggetta a vincoli – dice Eccel – è quella del centro storico. Ma chiaramente è previsto un controllo costante in tutto il territorio comunale in attesa che passi questo periodo particolare dell’anno per poi verificare l’effettiva rimozione. Ci sono pochi locali che hanno una doppia licenza per bar e sala giochi: sono casi residuali che comunque monitoriamo per una corretta applicazione delle regole”.
Controlli che hanno preso il via in tutto il Trentino. Non sembrano esserci grandi criticità. “I controlli si svolgono in modo capillare e non abbiamo riscontrato problemi, se non per il periodo in cui cade l’attuazione della norma e quindi qualche difficoltà nel rimuovere fisicamente le slot. I pochi esercenti interessati si sono comunque attrezzati per rispettare le regole e sono collaborativi, il confronto è costante”, spiega Carlo Marchiori, comandante della polizia delle Giudicarie, mentre Gianluca Ruggiero, comandante degli agenti in val di Fassa, aggiunge: “A Moena non ci sono molte macchinette, ma sono tutte spente in attesa di essere portate via: tutto è regolare”.
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