16 Novembre 2024 - 03:27

Verona: approvata mozione per aumentare ancora i limiti orari al gioco

Con venti voti favorevoli a Verona è stata approvata una mozione che vede come prima firmataria la consigliera Carla Padovani, presentata al Presidente del Consiglio comunale una ventina di giorni

03 Agosto 2020

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Con venti voti favorevoli a Verona è stata approvata una mozione che vede come prima firmataria la consigliera Carla Padovani, presentata al Presidente del Consiglio comunale una ventina di giorni fa, nella quale si chiede all’amministrazione di adottare regole ancora più restrittive in materia di gioco e lotta alla ludopatia, alla luce anche dei dati confortanti sulla remissione del sintomo riscontrata in ludopati che durante il lockdown, non hanno potuto frequentare sale giochi e sale scommesse.

Un giro di vite che l’altro giorno è stato approvato dal consiglio comunale e ora l’Amministrazione dovrà adottare regole più stringenti, quelle in grado di limitare “un problema di salute pubblica che può portare al disfacimento dei rapporti famigliari e sociali” aveva sottolineato la Padovani.

In particolare, si chiede al sindaco “di ridurre ulteriormente i tempi di apertura per il gioco d’azzardo, indicativamente dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, per restringere l’offerta di gioco prendendo come riferimento l’ordinanza n. 9 del 2016. Oltre a ciò, nella mozione si chiede di non consentire l’affissione di pubblicità sui giochi d’azzardo e scommesse sulla cartellonistica comunale e sugli autobus pubblici; di indicare uno giornata ‘no slot’ con relativa chiusura delle sale giochi ma anche di effettuare restrizioni alla navigazione Internet nella rete wireless comunale per impedire l’accesso ai siti nei quali è possibile giocare online, ma soprattutto dedicare più tempo, anche nelle scuole, alla cultura dei giochi antichi.

“Durante il lockdown le attività legate alle slot machine, sale scommesse e Bingo sono state fermate” si legge nella mozione. “I giocatori abitudinari, nella forzata permanenza a casa, hanno conosciuto la remissione del sintomo, – come spiega il sociologo Maurizio Fiasco, consulente della Consulta Nazionale Antiusura. Con l’avvento improvviso e drammatico della crisi economica indotta dal blocco delle attività l’esposizione al gioco d’azzardo capillarmente diffuso, può comportare nuovi effetti di esclusione sociale di portata incalcolabile e drammatici” teme la Padovani che analizza anche le eventuali conseguenze di ricadute.

“La riapertura dei locali produce di fatto ulteriori perdite di denaro specie per le fasce più deboli della popolazione, sapendo che nei tempi di crisi e di incertezza l’azzardo aumenta e si intreccia con ansia, depressione e altre forme di dipendenza”.

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