09 Gennaio 2025 - 19:56

Scotto (Sel): “A causa della Stabilità la Sisal sposta le attività all’estero; il Governo intervenga”

Non sarebbe la prima volta che un’azienda scarica i propri oneri aziendali sui dipendenti! Accade anche alla Sisal, oggetto oggi di una interrogazione parlamentare presentata al Ministro dello sviluppo economico

12 Giugno 2015

Non sarebbe la prima volta che un’azienda scarica i propri oneri aziendali sui dipendenti!

Accade anche alla Sisal, oggetto oggi di una interrogazione parlamentare presentata al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali dall’onorevole Arturo Scotto del Sel che chiede di trovare soluzioni condivisibili che garantiscano la continuità lavorativa per i dipendenti e le dipendenti della Sisal ed il livello occupazionale.

“La società Sisal spa, – dichiara Scotto – che opera in Italia con regime concessorio da parte dei Monopoli di Stato sui giochi, ha preannunciato una forte delocalizzazione all’estero, con contestuale necessità di licenziamenti collettivi; i licenziamenti collettivi riguarderebbero 97 persone. Parrebbe essere inoltre necessaria una cessione di ramo d’azienda che coinvolgerebbe 14 realtà, di cui 4 a Napoli; in quest’ulteriore processo verrebbero coinvolte altre 180 persone, fatto gravissimo per un territorio già profondamente martoriato dalla crisi e da un processo di desertificazione industriale che ha ormai messo in ginocchio centinaia di migliaia di famiglie campane.

Alla base di queste scelte della Sisal vi sarebbe l’imposta aggiuntiva di 48 milioni di euro sulle slot prevista dalla legge di stabilità del 2015; la Sisal, quindi, vorrebbe scaricare l’intero aggravio fiscale sui suoi dipendenti.

Sarebbe – conclude – anche prevista la disdetta dell’integrativo aziendale, frutto di una contrattazione ventennale, per abbassare il costo del personale (incidente per il 10 per cento dei costi totali), come già preannunciato dall’amministratore delegato dell’azienda”.

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