A Roma un adolescente su sette vive da vicino i disagi del gioco. È quanto emerge dal progetto ‘Non giocarti la vita – come prevenire la ludopatia’, ideato e organizzato
A Roma un adolescente su sette vive da vicino i disagi del gioco. È quanto emerge dal progetto ‘Non giocarti la vita – come prevenire la ludopatia’, ideato e organizzato dall’Arciragazzi Comitato di Roma Onlus e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i cui risultati sono stati presentati oggi nella sede del Cesv, da Anna Maria Berardi, presidente dell’Arciragazzi Roma; Mauro Mennuni, divulgatore scientifico del progetto; Ennio Peres, ‘giocologo’; Ugo Sinibaldi, ideatore del progetto e Riccardo Sinibaldi, che ha collaborato alle attività.
L’idea del progetto è nata dalla necessità di affrontare un fenomeno che sta assumendo “proporzioni allarmanti”: dai dati resi noti dal Ministero della Salute emerge che un italiano su due gioca d’azzardo (54%), mentre una percentuale compresa tra l’1,3% ed il 3,8% è formata da casi “pericolosi”.
Per i giocatori definiti “patologici”, invece, le stime variano da 300mila a 1,3 milioni di italiani (la percentuale varia fra lo 0,5% e il 2,2%). L’escalation si registra tra gli adolescenti, gli anziani e i disoccupati, portatori di fattori rischio supplementari. Gli adolescenti sviluppano problematicità soprattutto nei confronti di scommesse sportive, poker e lotterie, mentre tra gli anziani e’ più frequente la dipendenza da slot macchine e gratta e vinci.
“E’ stato un piacere aderire a questo percorso di orientamento per i giovani delle scuole superiori organizzato dall’associazione ArciRagazzi – afferma il Dr. Claudio Dalpiaz, Psicoterapeuta di Psy+ Onlus e Responsabile Area Sud Progetto Orthos – Durante questi incontri, che hanno avuto come obiettivo l’informazione e l’approfondimento nei confronti del gioco d’azzardo, ma non solo, gli allievi si sono dimostrati curiosi, capaci di interrogarsi e di interrogarci in merito alle forme della dipendenza. È importante sottolineare che possiamo sviluppare problematicità nei confronti di qualsiasi forma di azzardo (alea e posta in denaro caratterizzano questo tipo di offerta). Le caratteristiche più perniciose dei giochi d’azzardo sono la velocità, la ripetitività,la disponibilità ubiquitaria: sono comportamenti che si possono fare sempre (24h/24), ovunque (in sale gioco o tramite internet), e che si possono ripetere velocemente (una giocata alle slot machines, ad esempio dura circa tre secondi; nel 10eLotto possiamo giocare 288 volte nelle 24h).”
I RISULTATI DEL PROGETTO – Mauro Mennuni, divulgatore scientifico del progetto, ha raccontato come ha spiegato la problematica del gioco d’azzardo ai ragazzi: “Sono partito da zero, mi sono informato e grazie alla mediazione di Arciragazzi ho coinvolto alcuni specialisti del settore, per spiegare in maniera efficace cosa sia la ludopatia. Sin da subito abbiamo scoperto che i ragazzi non avevano assolutamente la cognizione del problema, e abbiamo avvertito da parte loro un po’ di diffidenza, che però si è trasformata presto in curiosità. Il percorso formativo ha previsto la visione di video e l’esecuzione di giochi, l’accensione di discussioni e di provocazioni, che hanno facilitato la comprensione dei rischi e delle relative conseguenze. Durante le lezioni è emerso che due studenti per classe, di circa 15 ragazzi ciascuna, sono a conoscenza di un caso di ludopatia nei loro giri più vicini, tra famiglia e amici stretti. Questa loro testimonianza ha reso più vicina questa problematica anche a chi non la conosceva, rendendola quindi chiara e affrontabile. Per i ragazzi, più dei numeri, forse sono state proprio le testimonianze dei loro compagni a far maturare la consapevolezza che la ludopatia è davvero un problema e che la prevenzione è importante, soprattutto tra i giovani”
“Vincere ai gratta e vinci è facile: 4 biglietti su 10 sono vincenti, ma di questi il 90% fornisce una vittoria in pareggio, per esempio 5 euro, ossia il costo del biglietto, oppure pari al doppio del valore di acquisto, per esempio 10 euro. Solo il restante 10% dei 4 biglietti vincenti può dare un premio maggiore. Anche aggiudicarsi un premio alle slot machine non è impossibile: la macchina, – dichiara Dalpiaz -, conserva soltanto il 25% dei gettoni, mentre il 75% deve essere per forza restituito in vincite. Ovviamente si parla di media temporale, non di percentuale predeterminata giornaliera, quindi un giorno si potrebbe vincere meno del 75% di quanto si è giocato, il giorno successivo di più. In questi casi il giocatore che azzarda con più frequenza probabilmente tornerà a casa con il 25% di denaro in meno rispetto a quello che ha giocato, cioè sarà sempre un perdente, mentre quello che gioca una volta ogni tanto ha più chance di portarsi a casa una vincita”.
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