“Ho ritenuto assurdo aprire le attività di gioco e slot machine prima di aprire scuole, musei, cinema e luoghi ricreativi. La notizia è rimbalzata sulle testate legate al gioco d’azzardo
“Ho ritenuto assurdo aprire le attività di gioco e slot machine prima di aprire scuole, musei, cinema e luoghi ricreativi.
La notizia è rimbalzata sulle testate legate al gioco d’azzardo e sono iniziate ad arrivare insulti e minacce alla mia persona e ai miei famigliari. Io non sono una pagina fb, sono una donna, le persone vanno rispettate, le idee vanno discusse. Abbiamo scelto di non tacere e denunciare”.
Lo ha dichiarato la consigliera del Partito Democratico Elisabetta Bozzarelli in una conferenza tenuta questa mattina insieme a Franco Ianeselli (nella foto) e Sara Ferrari in vista delle prossime elezioni dopo quanto accaduto in occasione dell’approvazione della sua mozione per la sospensione del gioco d’azzardo durante l’emergenza covid19.
“Comprendo le difficoltà degli imprenditori che hanno fatto questo tipo di investimento ma dobbiamo ricordare il pericolo della ludopatia e l’amministrazione del Comune di Trento può fare tanto e lo faremo con la prossima amministrazione” ha aggiunto.
Ianeselli aggiunge: «Sono qui per esprimere la mia solidarietà a Elisabetta a nome di tutta l’alleanza ma anche per sottolineare come questa sia una questione non solo privata ma che riguarda tutta la città. Anche io sono stato oggetto di minacce molto pesanti da parte di esponenti del movimento no-vax quando ho detto che speravo nell’arrivo di un vaccino per il Covid. Qui parliamo anche del tema della dipendenza dal gioco: ci sono famiglie rovinate, e bene ha fatto Elisabetta a porre il tema».
Sara Ferrari ha ricordato che le donne, sui social, sono i primi bersagli degli hater e ha fatto presente che all’inizio di agosto dovrebbe entrare in vigore la legge sulle distanze delle slot dai luoghi sensibili: «Ci auguriamo che la giunta non ricorra a ulteriori proroghe, e che si faccia un’analisi attenta di come affrontare il problema della ludopatia oltre il distanziamento».
Infatti, se l’amministrazione del capoluogo ha approvato la mozione Bozzarelli, per impedire la riapertura delle sale slot, bingo e centri scommesse, la Pat con un’ordinanza, firmata dal presidente Maurizio Fugatti, ha dato il via libera alla riapertura.
“Nonostante le minacce e le gravi offese ricevute – spiega Bozzarelli – sono convinta che riaprire al gioco d’azzardo sia un messaggio, da un punto di vista etico, sbagliato. Prendo atto che per questa giunta il gioco d’azzardo viene prima di trasporto pubblico e sport”. Dopo l’approvazione della mozione-Bozzarelli la consigliera è stata oggetto di minacce e offese che proseguono tutt’ora.
“Ho subito decine di attacchi attraverso i social network, con ingiurie e insulti – fa sapere la consigliera Dem – dopo attenta riflessione, con la mia famiglia e anche con il Partito, ho deciso di intraprendere un’azione giudiziaria. Quanto accaduto – prosegue – va ben oltre l’attacco personale e tocca la sfera politica. Il tema dell’odio diffuso in rete attraverso i social è un fenomeno che non può essere sottovalutato né ignorato, soprattutto quando a scatenare gli ‘odiatori’ è un’iniziativa che vuole essere una risposta, benché parziale, a un problema serio come quello della ludopatia”.
Nel frattempo il primo round della battaglia se lo è aggiudicato la Provincia visto che (grazie all’ordinanza) centri scommesse e sale slot della città di Trento hanno potuto riaprire. Si tratta però di una vittoria di Pirro poiché a causa delle restrizioni legate al coronavirus alcuni esercenti (in particolare piccoli bar e tabacchini) hanno tenuto spente le slot machine, altrimenti le norme sul distanziamento sociale avrebbero impedito di proseguire con le normali attività di vendita. Alcuni locali infatti, hanno una superficie talmente ridotta da consentire l’ingresso ad una persona per volta, va da sé che con un “giocatore” impegnato alle macchinette gli altri clienti sarebbero dovuti rimanere all’uscio.
C’è poi un’altra questione, nel 2015 venne approvata una legge per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco che, fra le altre, cose prevede la rimozione delle slot machine da tutti i pubblici esercizi che distano meno di 300 metri dai cosiddetti “luoghi sensibili”: scuole di ogni ordine e grado, ospedali, case di riposo, strutture assistenziali, circoli anziani, aree ricreative e sportive rivolte ai giovani e luoghi di culto. La misura in questione entrerà in vigore fra meno di tre settimane ad inizio agosto, mentre le sale gioco invece avranno tempo fino all’agosto 2022 per rimuovere le macchinette.
Le slot machine dunque dovrebbero avere le ore contate ma la giunta Fugatti ha lasciato intendere che potrebbe intervenire sulla norma, d’altra parte la lobby del gioco d’azzardo è molto forte e spesso e volentieri è riuscita ad influenzare le decisioni politiche che coinvolgevano il settore. La partita è ancora aperta: “Comprendo le questioni legate al lavoro e alle esigenze economiche – conclude Bozzarelli – ma nella fase attuale è più importante salvaguardare la vulnerabilità delle persone”.
PressGiochi