23 Dicembre 2024 - 19:30

Piemonte. Il centrodestra: “Sul tema del gioco intendiamo dare ascolto alle esigenze degli operatori regolari”

Il ritiro dell’emendamento sul gioco legale presentato al disegno di legge n. 83 (Disposizioni collegate alla legge di Stabilità 2020) è stato annunciato dai capigruppo della maggioranza di centrodestra Alberto

30 Giugno 2020

Il ritiro dell’emendamento sul gioco legale presentato al disegno di legge n. 83 (Disposizioni collegate alla legge di Stabilità 2020) è stato annunciato dai capigruppo della maggioranza di centrodestra Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Forza Italia) e Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia), insieme al presidente della Regione Alberto Cirio (nella foto) e all’assessore ai Rapporti tra la Giunta e il Consiglio Maurizio Marrone, i quali confermano però la volontà del centrodestra di rivedere entro l’estate la legge regionale sul gioco legale.

“Abbiamo convenuto – scrivono in un comunicato – che occorra una riforma tanto urgente quanto completa così da rispecchiare tutte le sensibilità della coalizione, tenendo conto anche dell’esperienza della legge adottata dalla Regione Puglia. È un messaggio anche alle opposizioni per il rasserenamento del clima sulla votazione del ddl collegato al bilancio, che auspichiamo venga accolto riportando il confronto dall’ostruzionismo al merito delle differenti posizioni. Abbiamo intenzione, come centrodestra unito, di dare ascolto alle esigenze degli operatori regolari, che lamentano giustamente vessazioni retroattive nei loro confronti, mettendo al contempo in campo misure davvero efficaci per contrastare il gioco patologico, quello illegale e le possibili infiltrazioni della malavita organizzata.   Per la maggioranza di centrodestra, nonostante il ritiro dell’emendamento, cambiare la legge sul gioco resta insomma una priorità e gli sviluppi della situazione, al di là degli intenti annunciati, non escludono pertanto nuove polemiche su un tema così delicato che già ha suscitato accese prese di posizione a livello politico e sociale”.

 

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