Le società che gestiscono le sale slot nel Lazio si sono rivolte alla Corte dei Conti chiedendo di contestare al governatore Zingaretti un danno erariale di oltre 27 milioni di
Le società che gestiscono le sale slot nel Lazio si sono rivolte alla Corte dei Conti chiedendo di contestare al governatore Zingaretti un danno erariale di oltre 27 milioni di euro. L’esposto, un faldone di ben 270 pagine, è stato presentato ai magistrati contabili dalla Chi & Pa srl, azienda che gestisce una sala scommesse e video lottery nel quartiere Centocelle di Roma. Il documento si scaglia contro l’ordinanza regionale 47 del 13 giugno scorso, uno dei pochi provvedimenti in cui il governatore del Lazio è andato in controtendenza rispetto alle direttive governative.
Una decisione presa ufficialmente “per motivi prudenziali”, che ha allungato di due settimane il lockdown degli esercizi commerciali del gioco d’azzardo, posticipando la riapertura dal 15 giugno al 1 luglio.
Tutto questo avviene, peraltro, mentre il Lazio supera la Lombardia per indice di contagio (l’ormai noto “Rt”).
Nell’esposto, – riporta ilFattoQuotidiano.it – la società ha sciorinato gli incassi del 2019, facendo notare come tutto il comparto (video slot, video lottery, scommesse sportive, ippiche e virtuali) abbia portato un incasso di 5 miliardi e 287 milioni di euro, per un versamento all’erario di oltre 665 milioni di euro. Ecco che dividendo quest’ultima cifra per 365 giorni e moltiplicando il risultato per i 15 giorni di stop, si ottengono i 27,3 milioni di euro che la Regione Lazio, secondo i denuncianti, avrebbe fatto perdere alle casse pubbliche.
Non solo.
Nell’esposto si fa presente come quasi tutte le Regioni si siano adeguate alle indicazioni del decreto governativo dell’11 luglio, tranne Calabria, Emilia Romagna, Liguria e Veneto, che hanno posticipato la riapertura al 19 giugno.
“Appare evidente – denunciano gli avvocati della società – che gli amministratori che hanno predisposto e sottoscritto l’ordinanza sono incorsi in contraddizioni grossolane, ponendo in essere un comportamento inevitabilmente connotato da colpa grave”, attraverso “valutazioni irragionevoli e immotivate”.
PressGiochi
Fonte immagine: 15/04/2013 Roma, presentazione del bilancio 2013 della Regione Lazio. Nella foto Nicola Zingaretti