Entro il 30 agosto, tutti gli apparecchi già installati negli esercizi verranno rimossi. Cisl Fisascat commenta così questa decisione: “Tralasciando il dibattito sulle dipendenze a contatto con le quali molte
Entro il 30 agosto, tutti gli apparecchi già installati negli esercizi verranno rimossi. Cisl Fisascat commenta così questa decisione: “Tralasciando il dibattito sulle dipendenze a contatto con le quali molte cooperative sociali operano con lodevole impegno, e sulla significativa riduzione delle entrate fiscali derivanti da gioco lecito e quindi ‘controllato’. Ne deriva, purtroppo – continua il sindacato – una pesantissima perdita di posti di lavoro diretta (dipendenti di aziende del settore che si occupano dell’installazione, manutenzione e scassettamento degli apparecchi) e indiretta (dipendenti di bar, rivendite di generi di monopolio, circoli, agenzie, negozi di scommesse e sale bingo) alla quale è necessario far fronte. Complessivamente nel sistema sono impiegati oltre mille addetti, alcuni con la certezza di perdere il proprio posto di lavoro in quanto legato esclusivamente all’attività del gioco ed altri con prospettive per nulla rosee. Lavoratori tutti accomunati da possibilità molto remote di essere ricollocati in una condizione di difficoltà estrema come quella attuale”.
Il danno economico ci sarà sicuramente, con dati che prevedono un calo dell’80% sulla copertura del territorio provinciale da parte delle attività imprenditoriali e del 30/40% del fatturato. In questo modo gli unici a poter affrontare i nuovi vincoli sono i colossi multinazionali.
PressGiochi