23 Dicembre 2024 - 19:01

Antiriciclaggio nel gaming: “Dagli operatori un presidio del gioco legale sempre più forte contro l’illegalità”

Con la ripartenza dei mercati nazionali e internazionali del betting, bloccati per mesi dalla pandemia, si torna a parlare delle misure antiriciclaggio attive nel settore del gaming, da sempre impegnato

16 Giugno 2020

Con la ripartenza dei mercati nazionali e internazionali del betting, bloccati per mesi dalla pandemia, si torna a parlare delle misure antiriciclaggio attive nel settore del gaming, da sempre impegnato a difendersi dai rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata che danneggiano l’intero comparto legale.

In questa direzione si muove la guida realizzata per tutti gli operatori e gli addetti ai lavori che compongono la filiera del gioco in Italia, un volume che descrive i soggetti coinvolti, la normativa vigente, le tipologie di rischio e le misure da adottare per prevenire potenziali inferenze da parte della criminalità all’interno di un sistema tanto delicato quanto appetibile per le mafie.

 

Si chiama Il GAMING – Prevenzione e contrasto alle infiltrazioni mafiose, una guida scritta a quattro mani da Antonio Arrotino, Avvocato e giurista d’impresa, AML Manager e MLRO di SKS365 – operante nel mercato italiano del betting – insieme al Professor Ranieri Razzante, uno dei massimi esperti di legislazione sui giochi, docente di Legislazione antiriciclaggio all’Università di Bologna, Presidente dell’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio e vicepresidente dell’organismo di vigilanza della stessa SKS365.

 

A inquadrare l’impegno del movimento legale del gioco è l’Avv. Arrotino, che fornisce i numeri del primo quadrimestre di quest’anno: “Dai prestatori di servizi di gioco, nel primo quadrimestre del 2020, sono arrivate 2.200 segnalazioni di operazioni sospette all’UIF. Il maggior numero di segnalazioni arriva dalle banche (64,5%), il restante dagli intermediari finanziari (23,3%). I prestatori di servizi di gioco (6,1%) precedono professionisti (4,8%) e operatori non finanziari (1,2%). Il totale è di 35.927 SOS. Le Regioni maggiormente esposte al rischio di riciclaggio, in termini di operazioni sospette, sono Lombardia, Campania e Lazio. L’aspetto più importante e significativo nell’analizzare l’evoluzione dei numeri e dei soggetti coinvolti, è caratterizzato proprio dall’incremento del numero di segnalazioni che arrivano dagli operatori di gioco, sempre più consapevoli del loro ruolo di sentinelle contro l’illegalità – ha proseguito ArrotinoQuesti numeri dimostrano come, anche in pieno lockdown, la collaborazione attiva dei concessionari con le Autorità non si sia mai arrestata. Anzi, possiamo affermare che si sia intensificata proprio in virtù della chiusura forzata dei presidi sul territorio. Con la riapertura dei negozi dopo tre mesi di stop, l’attenzione dovrà essere ancora maggiore rispetto al passato. Con una crisi del genere ancora in corso, il settore diventa più interessante per le mafie, e ciò si traduce in un’allerta massima e una più che mai necessaria condivisione di informazioni fra aziende e Autorità competenti.

Bisogna rafforzare l’idea che il gioco legale esclude quello illegale – ha affermato il Prof. RazzantePerché su questo c’è tantissima e storica disinformazione. Il gioco legale è gestito dallo Stato attraverso autorizzazioni e, soprattutto, controllato da tre Autorità in particolare: ADM, Gdf e UIF. Pochi sanno, anche uomini di governo, quanto lavoro c’è dietro ad un’autorizzazione, quanto è difficile mantenerla se non si hanno i requisiti, quanti controlli fanno ADM e Gdf ogni anno, finalizzati alla prevenzione delle infiltrazioni della criminalità nel gioco legale. Quest’ultima considerazione, suffragata da cronache recentissime, non deve però indurre ad affermare (mi si permetta, stupidamente!) che il gioco è tutto illecito, anche perché esso è messo a bilancio dello Stato: oltre 10 miliardi annui di entrate, che non vengono certo dalla malavita.”

Entrambi gli autori sono stati protagonisti del webinar che si è tenuto oggi per presentare il libro, alla realizzazione del quale ha contributo anche Luca Grisci, Director of Retail di SKS365, pure lui tra i relatori del seminario online.

L’importanza di fare ripartire il settore delle scommesse in Italia dopo tre mesi di fermo totale – ha aggiunto Griscirisiede anche nel ruolo che i gestori e tutti gli operatori hanno nel presidiare, con l’aiuto delle società, la raccolta legale del gioco. I centri scommesse sono parte integrante del tessuto locale dei territori in cui sono presenti, radicati e inseriti in una comunità e in una società che sono in grado di osservare e analizzare con una lente più nitida. Per questo, oltre la rete online, è fondamentale che anche la rete fisica abbia tutti gli strumenti a disposizione per intervenire in caso di sospetto illecito. Credo che l’obiettivo di questa guida sia proprio quello di fornire il quadro complessivo dei diritti e dei doveri di ogni elemento della catena pulita, per puntare a fare del gioco legale un baluardo sempre più potente contro il gioco illegale.

PressGiochi