22 Dicembre 2024 - 07:40

Protocolli per Sale Scommesse, Gioco e Bingo da presentare al Governo

I protocolli da presentare alle Sedi Istituzionale relativi alle riaperture per le Sale Scommesse, Sale Gioco e Sale Bingo, in realtà già esistono, e non c’è nulla da inventare, se

25 Maggio 2020

I protocolli da presentare alle Sedi Istituzionale relativi alle riaperture per le Sale Scommesse, Sale Gioco e Sale Bingo, in realtà già esistono, e non c’è nulla da inventare, se non usare la LOGICA, che specialmente per la “logica matematica” non è opinabile.

Esistono già i protocolli per BAR e RISTORANTI, che differiscono tra di loro sul fatto che i clienti possono non stazionare, o meno. Nel caso in cui stazionano bisogna compilare degli elenchi, da conservare per almeno 14gg a disposizione delle Autorità Sanitarie, per rintracciare le persone che sono venute a contatto con dei contagiati.

Per far questo, se alcune sale Scommesse, decideranno di fare solo servizio retail al banco con operatore, e il cliente, subito dopo, uscirà dal locale, si possono applicare protocolli analoghi a quelli dei Bar.

Avevo già pubblicato degli “schemi tipo” con corridoi di ingresso e di uscita separati, in un articolo su PressGiochi del 21 Aprile. Vale nel nostro caso il concetto architettonico, e non applicare esattamente lo schema:

 

 

 

Nel secondo caso, ovvero in cui ci sono due tipi di clientela, un tipo che non staziona e un tipo che staziona, si adotta, IN AGGIUNTA al primo, un percorso separato e sorvegliato con un controllore, verso una seconda zona, sempre con corridoi di entrata e di uscita separati (con eventuali sotto zone per ogni tipo di attività, se lo spazio lo consente):

 

 

Segnalo che un’altra associazione di gestori, appena nata, ha pubblicato dei protocolli, che prevedono, sia nel caso che un cliente staziona e sia nel caso che non staziona, sempre l’identificazione e la registrazione in elenchi da conservare per 14gg. Una soluzione, a nostro avviso che scoraggerebbe molti clienti, che per giocare una scommessa, e subito dopo uscire dal locale, dovrebbero essere identificati. Soluzione che ha subito incontrato molte perplessità e commenti sfavorevoli.

 

Una volta compilati nel dettaglio questi protocolli, sarebbe conveniente inviarli via PEC al governo e per conoscenza ad ADM, chiedendo un incontro urgente per essere approvati.

In aggiunta, si potrebbe acquistare una pagina di un quotidiano, e pubblicare questi schemi per accelerare al massimo le riaperture, informando l’opinione pubblica se il problema sta nel Covid-19 o dipende da una posizione ideologica del M5S.

Nulla toglie di far fare, in aggiunta, degli ordini del giorno in parlamento. E se anche questo non fosse sufficiente, visto che già con le PEC, con allegati i protocolli, il Governo era stato “messo in mora”, adire al TAR del Lazio. Sottolineo che non bisognava essere dei geni per capire da tempo tutto questo, e bastava usare l’ANALISI delle problematiche e successivamente la LOGICA.

Riccardo Calantropio

 

 

 

PressGiochi