24 Novembre 2024 - 03:32

Tar Emilia Romagna respinge ricorso di un CTD

“La legge regionale e le relative circolari non distinguono fra le specifiche attività di dettaglio collegate all’esercizio delle agenzie per il gioco. In proposito, la Circolare della Regione Emilia-Romagna PG.

20 Maggio 2020

“La legge regionale e le relative circolari non distinguono fra le specifiche attività di dettaglio collegate all’esercizio delle agenzie per il gioco. In proposito, la Circolare della Regione Emilia-Romagna PG. 2015.0422372, avente ad oggetto “Modifiche alla disciplina regionale delle sale da gioco e per la raccolta di scommesse” (emanata in seguito alla Legge Regionale 30.04.2015, n. 2), che al punto 1 recita: “L’intervento legislativo regionale riguarda sia le sale da gioco in senso stretto, sia tutti quei locali, variamente denominati e organizzati, che svolgono la raccolta e trasmissione in via telematica di scommesse e giochi d’azzardo, su internet o all’estero”, esplicitando una nozione sostanziale e non meramente formale dell’attività di agenzia per il gioco”.

Con queste parole il Tar Emilia Romagna citando la legge regionale ha respinto il ricorso di un CTD di Reggio Emilia.

Inoltre ha affermato il Tar respingendo il ricorso: “le ispezioni comunali svolte hanno dato atto della presenza, nei predetti locali, di un operatore addetto al ritiro delle giocate e pagamento delle vincite, ossia a funzioni ben diverse dalla semplice trasmissione dati.

Inoltre, a conferma che l’attività esercitata rientra pienamente fra quelle con problematiche di impatto, a differenza di quanto sostenuto dall’odierna ricorrente nel ricorso, milita anche la circostanza che nei locali della medesima erano affissi cartelli con la scritta “Gioco vietato ai minori di 18 anni” ed una fotocopia, collocata di fianco alla postazione dello sportello della cassa, indicante “come riconoscere un giocatore patologico e quali rischi corrono”, a testimonianza del fatto che, nel caso di che trattasi, sussistono pienamente le problematiche d’impatto riscontrate dal Comune di Reggio Emilia, da intendersi nel senso di conseguenze sociali dell’offerta dei giochi su fasce di consumatori psicologicamente più deboli, e che dell’esistenza di tali problematiche era pienamente cosciente anche l’odierna ricorrente”.

 

PressGiochi

 

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