16 Novembre 2024 - 07:35

Fase 2. Sapar chiede un immediato cambio di rotta

“Alla fine hanno deciso di non decidere. Dopo settimane di discussioni, garanzie di tutele che non sono mai arrivate e scarica barile tra governo e regioni, nell’ultimo DPCM che regolerà

18 Maggio 2020

“Alla fine hanno deciso di non decidere.

Dopo settimane di discussioni, garanzie di tutele che non sono mai arrivate e scarica barile tra governo e regioni, nell’ultimo DPCM che regolerà le riaperture dal 18 maggio non c’è traccia delle aziende del gioco pubblico.

Una discriminazione, oggi possiamo dirlo, vergognosa”.

Questo il commento dell’associazione Sapar che nelle scorse settimane aveva lavorato ad un accordo in collaborazione con le altre sigle di categoria del settore giochi per presentare al Governo una proposta nella quale si anticipavano gli strumenti messe a disposizione dalle imprese per evitare il contagio nelle proprie attività e garantire il massimo rispetto delle disposizioni ministeriali.

“Migliaia di lavoratori del settore Gioco di Stato – scrive ancora – sono bloccati senza sapere come e quando potranno riprendere le attività, e mentre tutte le altre categorie venivano prese in considerazione, i nostri diritti sono stati calpestati.

Le responsabilità vengono oggi scaricate dal governo alle regioni, le quali a loro volta non si curano delle difficoltà dei propri cittadini. Una situazione gravissima che si tradurrà nella perdita di migliaia di posti di lavoro e nella consegna del settore nelle mani dell’illegalità, come dichiarato dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, tra cui il Capo della Polizia Gabrielli. Serve un cambio di rotta IMMEDIATO e per questo l’intero settore, come corpo unico, si deve mobilitare”.

 

PressGiochi

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