Mara Lorenzini di Civicamente Bordighera analizza i tanti motivi per le città del Ponente di non tergiversare ulteriormente nell’adottare l’Ordinanza Ioculano, avallata ben due volte dal TAR, senza ignorare l’opportunità
Mara Lorenzini di Civicamente Bordighera analizza i tanti motivi per le città del Ponente di non tergiversare ulteriormente nell’adottare l’Ordinanza Ioculano, avallata ben due volte dal TAR, senza ignorare l’opportunità creata dal lockdown di intervenire in modo finalmente trasformativo sulla dipendenza da slot machines.
“Con oggi, 18 maggio 2020, data che segna la riapertura quasi completa della società italiana dopo l’epidemia Covid, Civicamente Bordighera riprende la sua attività di gruppo civico propositivo e gruppo consiliare di opposizione. Scegliamo di ripartire rinnovando l’invito a prendere decisioni concrete per prevenire la ludopatia, un obiettivo a cui abbiamo dedicato negli anni molti interventi e iniziative. In questo momento, la convergenza di motivi per agire è irresistibile.
In Italia le slot machines sono spente da più di due mesi (era il 12 marzo): perché riaccenderle senza un ripensamento? Negli stessi due mesi la salute pubblica è stata il motore di migliaia di ordinanze sindacali e di cambiamenti di stili di vita dei cittadini: perché smettere di agire per la salute pubblica? Ora la necessità del distanziamento sociale e dell’igiene delle mani è più importante che mai: perché non prevenire rischi all’interno dei luoghi di gioco? Dopo i mesi di lockdown, tante persone sono in condizioni economiche precarie o al limite della sopravvivenza: perché non interrompere abitudini che nel 2018 hanno visto 220 milioni di euro giocati nel Ponente ligure? L’abitudine al gioco ha continuato a far crescere le patologie conclamate: le persone in carico all’ASL1 con diagnosi di Disturbo d’Azzardo Patologico erano 49 nell’autunno 2018, ed hanno raggiunto il numero di 85 nel febbraio 2020: i sindaci vogliono continuare a far crescere questi numeri che il TAR ha definito un’emergenza sanitaria?
Proprio in questa zona è nato un paio di anni fa uno strumento altamente razionale per la lotta alla ludopatia: l’Ordinanza Ioculano, in cui l’allora sindaco di Ventimiglia vietava l’accensione delle slot tra le 7 e le 19. Ordinanza avallata tra il dicembre 2019 e il gennaio 2020 da ben due sentenze del TAR, che bocciavano prima il ricorso delle società di noleggio delle slot e poi quello dei tabaccai, in riconoscimento di un’emergenza sanitaria e del dovere del Sindaco di difendere la salute pubblica.
A Ventimiglia il sindaco Scullino ha mantenuta attiva l’Ordinanza fin dall’inizio del suo mandato. Dopo le sentenze del TAR, anche i sindaci di altre cittadine del comprensorio, inclusa Bordighera, avevano dichiarato un’eventuale interesse ad adottare l’Ordinanza, ma avevano deciso di far prima studiare le modalità da un tavolo tecnico.
Sembra essere arrivato il momento di prendere senza tergiversare la semplice decisione di adottare l’Ordinanza Ioculano. Poiché lo Stato ha avuto il ritegno di ritardare la riapertura delle sale slot prevista inizialmente per l’11 maggio, una decisione tempestiva da parte dei sindaci permetterebbe continuità con il regime “no-slot” con cui tutti hanno già imparato a convivere” – afferma Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera.
PressGiochi
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