23 Dicembre 2024 - 21:11

Presidio di LIBERA (Cerveteri e Ladispoli): “Non riaprano sale slot e sale scommesse”

Il Presidio di LIBERA (Cerveteri e Ladispoli) lancia un accorato appello: chiediamo che il 18 maggio – giorno in cui si potranno riattivare gli esercizi al pubblico mantenendo le regole

15 Maggio 2020

Il Presidio di LIBERA (Cerveteri e Ladispoli) lancia un accorato appello: chiediamo che il 18 maggio – giorno in cui si potranno riattivare gli esercizi al pubblico mantenendo le regole prescritte per la sicurezza sanitaria – non riaprano le sale slot e sale scommesse!

In questo periodo di crisi scoppiata con il Covid-19 che ha diffuso gravissime insicurezze nelle nostre due comunità per la mancanza di lavoro e per la gravità della situazione economica, il gioco d’azzardo rischia di diventare una valvola di sfogo delle frustrazioni accumulate per una ampia fascia della popolazione che dalla disoccupazione sta scivolando verso la povertà.

Questa attività è certamente una delle meno urgenti da aprire, quella che noi cittadini impegnati nel sociale vorremmo vedere chiusa per sempre.

La suddetta iniziativa è sostenuta dal Manifesto dei Sindaci per la legalità e il contrasto al gioco d’azzardo.

“Non abbiamo bisogno di vedere aumentare le file davanti ai banchi di pegno che ormai oberati di lavoro, né di aspettare altri provvedimenti come i buoni spesa per capire che siamo di fronte ad una situazione sociale gravissima.

Dobbiamo essere consapevoli che vanno eliminate tutte quelle concause che possono accentuare ulteriormente la gravità della crisi.

E’ un momento estremamente critico in cui la criminalità organizzata, prestando denaro a tassi di usura, si fa avanti impossessandosi delle imprese economiche in crisi, gestendo direttamente le sale da gioco ma anche coinvolgendo i singoli cittadini che cadono sempre più nel gioco patologico.”

Le conseguenze incidono sulle tante famiglie che vengono letteralmente travolte dalla dipendenza del loro congiunto, precipitando anche loro in povertà sotto il peso dei debiti.

Tutto ciò si può evitare bloccando l’apertura delle sale slot e delle sale scommesse e approvando regolamenti del gioco molto stringenti negli orari di apertura, nella localizzazione e nelle modalità di funzionamento.

I dati forniti dalla Commissione Bicamerale Antimafia, dalle Ricerche del CNR sul gioco d’azzardo in Italia e dalle ricerche condotte dalle Asl, confermano la grande e preoccupante diffusione del gioco d’azzardo nel territorio italiano, confermato dai dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

L’indagine Anziani e Azzardo, condotta da Gruppo Abele, Auser Nazionale in collaborazione con Libera, ha avuto quale obiettivo l’esplorazione del comportamento di gioco d’azzardo tra la popolazione over 65 incontrata da Auser in 15 regioni d’Italia già nel 2014.

Tale ricerca è confermata dall’indagine dell’Asl di Bergamo nel 2015, Dipartimento Dipendenze – Osservatorio Dipendenze, in collaborazione con Federconsumatori, Adiconsum, Sindacati pensionati CGIL e CISL, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L’Eco di Bergamo, con il coinvolgimento dei Medici di Assistenza Primaria, e condotta dalla Sezione di Epidemiologia e ricerca sui Servizi Sanitari del CNR – Istituto di Fisiologia Clinica. Il 70,7% dei partecipanti all’indagine ha giocato d’azzardo almeno una volta nel corso dell’anno precedente; tra i vari giochi, quelli maggiormente utilizzati oltre alle slot machine sono stati Gratta e vinci e lotterie istantanee, Lotto e Superenalotto.

Secondo le risposte ottenute, il 14,4% delle persone sono risultate a rischio, ovvero con presenza di elementi problematici che potrebbero nel tempo evolvere in situazioni più gravi. Per il 16,4%, invece, il gioco d’azzardo sembra già rappresentare un problema di gravità medio/elevata e che richiederebbe un intervento specialistico.

In Italia alcuni sindaci coraggiosi, di differenti estrazioni politiche, hanno intrapreso una battaglia di civiltà che ha quasi azzerato sul loro territorio la presenza delle slot.

Come Presidio di LIBERA Cerveteri e Ladispoli “chiediamo con forza anche ai sindaci Pascucci e Grando, che con i fondi regionali possono varare insieme un programma educativo che parta dalle scuole, poiché è allarmante anche il numero dei minori che si avvicinano al gioco d’azzardo, pensando che si tratti di qualcosa di innocuo ma che invece non lo è affatto.

Inoltre, invitiamo a verificare l’attuale collocazione di queste sale nel tessuto urbano: ci risulta che alcune sale slot non sono a norma, altre non corrispondono nell’arredo alla dovuta discrezionalità (trovandosi in locali bar, tabaccherie/cartolerie, frequentate da minori).

Ricordiamo che la distanza dai centri di aggregazione deve essere di almeno 500 m tenendo in considerazione i luoghi più sensibili (tra cui chiese, scuole, giostre, stazioni, farmacie, ospedali, parchi).

Precisiamo che le responsabilità delle sale collocate in luoghi non regolamentari non ricadono sul gestore bensì sulle autorità tutte che ne hanno concesso la realizzazione, e che hanno trascurato le verifiche e i controlli.

Come Presidio di LIBERA siamo disponibili a collaborare per identificare i locali non a norma e ci mettiamo a disposizione per continuare a sensibilizzare le comunità su questa tematica.

Occorre monitorare, e dove serve, togliere alla radice ogni possibile forma di dipendenza.”

 

PressGiochi