Tenere spente le Slot nuoce alla salute pubblica in quanto i giocatori si rivolgono a giochi molto più pericolosi come gioco on-line e Gratta e Vinci. Come scrive l’associazione Agcai:
Tenere spente le Slot nuoce alla salute pubblica in quanto i giocatori si rivolgono a giochi molto più pericolosi come gioco on-line e Gratta e Vinci.
Come scrive l’associazione Agcai: “Questi giochi permettono di perdere in un giorno molti più soldi rispetto alle slot, apparecchi che quindi oggi risultano essere, fra tutti quelli esistenti, quelli meno pericolosi in quanto la vincita e di massimo 100 euro a partita e la perdita limitata.
I gestori di slot distribuiscono nei locali pubblici un prodotto voluto dallo Stato per salvaguardare la salute delle persone e per contrastare il gioco d’azzardo più pericoloso ed il gioco illegale.
Si attivi la riaccensione in sicurezza degli apparecchi, magari riducendoli e distanziandoli con un numero da 1 ad un massimo di 4 nei locali pubblici in base alla dimensione del locale. La nostra proposta è quella di installare una slot ogni quattro metri quadri: es: in un’area di 8 metri quadri dedicata solo alle slot, possono essere messe in funzione 2 slot con tutte le altre precauzioni di igiene ad ogni fine tempo di gioco di ciascun giocatore.
I gestori di slot non possono essere discriminati in quanto distribuiscono un prodotto statale regolamentato, si tratta di aziende come tutte le altre con gli stessi problemi e con i loro dipendenti in cassa integrazione, con l’aggravante che negli ultimi 5 mesi erano stati costretti dalla legge di bilancio all’acquisto di nuove schede di gioco, tutte da pagare pena insolvenza di fallimento aziendale.
Se il prodotto Slot viene considerato nocivo per la salute pubblica, le Regioni facciano pressione sul governo affinché le caratteristiche tecniche vengano cambiate e le slot diventino meno aggressive, cioè permettano di perdere ancora di meno in un certo arco temporale. Questo è possibile da subito con un semplice aggiornamento tecnico che non permetta più una perdita oraria che sia considerata d’azzardo.
Vietare la ripartenza del gioco delle slot insieme alla riapertura di bar e ristoranti sarebbe letale per i giocatori e per tutte le aziende di distribuzione, una filiera composta da circa 3000 aziende con 75.000 dipendenti.
Rimaniamo a disposizione – conclude Agcai – per un eventuale incontro e per fornire maggiori informazioni tecniche circa il comparto da noi rappresentato, augurandoci che venga riconosciuta considerazione e dignità anche a questa categoria ingiustamente discriminata”.
PressGiochi
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