Tra oggi e domani si dovrebbe finalmente avere l’approvazione del testo ufficiale dell’ormai attesissimo decreto aprile, ribattezzato “decreto rilancio” dall’Esecutivo. Un testo che già dalle prime bozze circolanti non ha
Tra oggi e domani si dovrebbe finalmente avere l’approvazione del testo ufficiale dell’ormai attesissimo decreto aprile, ribattezzato “decreto rilancio” dall’Esecutivo.
Un testo che già dalle prime bozze circolanti non ha nascosto sorprese per il settore delle scommesse, con la proposta diuna nuova tassa sulla filiera proprio mentre si olavora alla riapertura del settore e alla richiesta di aiuti alle aziende.
Anche L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è intervenuta con il proprio paree alla proposta dell’Esecutivo.
“Si rappresenta che un prelievo dell’1% sulla raccolta appare considerevole anche in virtù del delicato momento di crisi di liquidità e di sospensione dei giochi. – scrive ADM – Un’alternativa potrebbe essere di ridurlo di un terzo, in modo da renderlo paragonabile all’aumento effettuato due anni fa su questa tipologia di giochi.
Di seguito alcuni conteggi che motivano quanto sopra rappresentato.
Per effetto dell’art. 1, comma 945, della L. 28 dicembre 2015, n. 208, a decorrere dal 1º gennaio 2016, sulle scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, l’imposta unica si applica sul cosiddetto “margine”, cioè la differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte.
Attualmente, sulle scommesse a quota fissa l’imposta si applica con l’aliquota del 20 per cento, se la raccolta avviene su rete fisica, e del 24 per cento, se la raccolta avviene a distanza, così aumentata dall’art. 1, comma 1052, della legge 30 dicembre 2018 , n. 145 (mentre sulle scommesse su eventi virtuali l’aliquota è del 22 per cento).
Esemplificando, considerato che per una raccolta di 100 euro la vincita sulle scommesse è di circa 82 euro con un margine di circa 18 euro, emerge che un aumento di 1 euro su una raccolta di 100 euro si trasla parimenti sul prelievo applicato al margine portandolo da 3,6 euro a 4,6 euro per il gioco fisico.
Si rammenta che l’ultimo aumento previsto nella legge di bilancio 2018 è stato – proseguendo nel nostro esempio – di 2 euro sul margine, equivalente a circa 0,35 euro sulla raccolta; ed in tale periodo si rammenta non vi era la crisi finanziaria in corso e la sospensione del gioco.
Analoghe considerazioni per scommesse a distanza e virtuali”.
PressGiochi