DL economia, il Decreto Aprile slittato ormai a maggio, prevede una serie di conferme e novità per contrastare gli effetti economici dell’emergenza coronavirus. Dalla prima bozza in circolazione emergono già
DL economia, il Decreto Aprile slittato ormai a maggio, prevede una serie di conferme e novità per contrastare gli effetti economici dell’emergenza coronavirus.
Dalla prima bozza in circolazione emergono già alcuni dettagli in più rispetto alle anticipazioni, che il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri aveva dato durante l’audizione per l’esame preliminare del Documento di Economia e Finanza 2020 dello scorso 28 aprile.
L’articolo 22 della bozza di decreto che sta circolando in rete in queste ore prevede la nuova indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare:
ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo del bonus 600 euro previsto dal DL Cura Italia è erogata anche per il mese di aprile 2020 la stessa indennità;
ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che siano titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020 o che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del presente decreto, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 15 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro, e non titolari di pensione, è riconosciuta un’indennità per i mesi di aprile e maggio pari a 600 euro per ciascun mese;
non hanno diritto all’indennità di cui al comma 10 i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione.
Non manca, infine, un nuovo pacchetto di misure di sostegno alle imprese nel Decreto Aprile, che dovrebbe quindi riguardare anche il settore giochi, “che terrà conto sia della loro dimensione che dell’impatto avuto dalla crisi”.
Ma stando alle parole pronunciate in Parlamento, ci sono diverse novità all’orizzonte:
forme di sostegno a fondo perduto per chi ha subito l’impatto della crisi;
rafforzamento patrimoniale per contribuire all’assorbimento delle perdite generate dalla crisi;
potenziamento del piano del Green Innovation Deal;
semplificazioni burocratico amministrative;
12 miliardi per garantire alle imprese e ai professionisti la riscossione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni per forniture, appalti e prestazioni professionali.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte aveva inoltre annunciato la volontà di introdurre le seguenti misure, ancorché delle stesse per ora non vi sia traccia o quasi nella bozza di decreto di cui si discute in queste ore:
rinnovo delle sospensioni, semplificazioni e agevolazioni già previste;
incremento per il credito di imposta sanificazione e acquisto mascherine;
proroga del periodo transitorio dello scontrino elettronico;
rinvio adempimenti per piccoli operatori;
revisione del sistema degli ISA 2020: introduzione di nuove e specifiche cause di esclusione per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale che dovranno necessariamente tener conto degli effetti economici dell’emergenza coronavirus.
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