22 Dicembre 2024 - 13:50

Al via la discussione del Def che nel 2020 si attende dai giochi 1,3 mld

Nel pomeriggio di oggi comincerà in Aula la discussione del Def 2020, approvato dal Governo e assegnato in sede referente, alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite. Con il

28 Aprile 2020

Nel pomeriggio di oggi comincerà in Aula la discussione del Def 2020, approvato dal Governo e assegnato in sede referente, alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite. Con il Documento di economia e finanza c’è anche la Relazione al Parlamento sullo scostamento di bilancio, ai sensi della legge di attuazione (articolo 6, comma 5, L. n. 243/2012) dell’articolo 81 della Costituzione.

A proposito del Documento di Economia e finanza c’è da precisare che, come spiegato dal capo del Governo nella lettera di trasmissione alla Camera, l’eccezionale momento di crisi dovuto all’emergenza in corso ha determinato che il Def abbia preso in considerazione gli scenari di previsione della finanza pubblica unicamente per il periodo 2020-2021 (in linea con gli altri Paesi Ue) e che sia stata posticipata la presentazione del Programma Nazionale di Riforma e degli allegati al Def, a “quando sarà completata la definizione delle misure di sostegno all’economia e alle famiglie e perfezionata la strategia della ripresa delle attività produttive e, in generale, di ritorno alla normalità”.

L’esame del Def per le Commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite ha inizio domani.

 

Nel Def, relativamente ai giochi, ovviamente non tiene in considerazione lo scenario impossibile da prevedere della diffusione della crisi causata dal Coronavirus e che modificherà decisamente i dati attesi dal documento. Si legge: Nel settore dei giochi è incrementato il prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento, il prelievo sulle vincite conseguite mediante apparecchi video lottery, sono potenziati i controlli per il contrasto del gioco illegale e sono prorogate le gare scommesse e bingo. Si prevede infine l’indizione di una nuova gara per l’affidamento in concessione della raccolta mediante gli apparecchi con vincita in denaro. Complessivamente da tale settore sono attese maggiori entrate per circa 1,3 miliardi nel 2020 e 1,2 miliardi nel 2021.

 

 

Relativamente alle entrate tributarie, il maggior gettito registrato nella categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+969 milioni) è ascrivibile sia ai maggiori introiti relativi al gioco del lotto e superenalotto (+192 milioni), sia all’aumento complessivo delle altre entrate rientranti nella categoria (+777 milioni), tra le quali è ricompreso, tra le altre, il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+702 milioni). Migliore rispetto alle stime è risultato l’andamento del gettito per le imposte comprese nella categoria del Lotto, lotterie ed altre attività di gioco (+292 milioni), mentre quello relativo alle imposte afferenti ai Monopoli ha registrato minori incassi (-85 milioni) rispetto alle attese.

 

 

“Risultano invece superiori rispetto alle stime le spese per i consumi intermedi (+849 milioni), principalmente a causa: dei maggiori pagamenti per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (+100 milioni circa) e per il funzionamento generale delle amministrazioni (+100 milioni circa) nonché dei maggiori versamenti all’entrata per la regolazione degli aggi trattenuti dai concessionari, dai rivenditori dei giochi e dagli agenti della riscossione (+300 milioni circa), riferiti all’anticipo delle regolazioni del 2018”.

Nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame le due Commissioni svolgeranno, in videoconferenza, le audizioni del ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e di rappresentanti di: Anci, Upi e Conferenza delle regioni e delle province autonome, Cnel, Istat, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Confindustria, R.Ete Imprese Italia, Confapi, Alleanza delle cooperative, Confagricoltura, Cia, Coldiretti e Copagri.

Le audizioni proseguiranno mercoledì mattina, quando le due Commissioni riunite ascolteranno i rappresentanti della Banca d’Italia e il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro. Al termine delle audizioni le Commissioni inizieranno l’esame del Documento.

 

 

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